Cutro, Squillace: “Il Bivio dell’Anas è un’autentica ghigliottina per gli automibilisti”
"Passano i mesi, cambiano le stagioni, ma permangono le condizioni di pericolo al Bivio Cutro 2. Ormai nel paese non si parla d’altro e il soprannome dato dai cittadini allo svincolo è “bivio ghigliottina”. E' quanto scrive l'assessore comunale di Cutro, Carletto Squillace.
"Da circa quattro mesi - continua Squillace - l’opera risulta quasi completata. Ne è dimostrazione la pubblica illuminazione in funzione permanente 24 ore su 24, che è simbolo, oltre che del danno, della beffa per i cittadini, che vengono tassati per illuminare anche di giorno una strada vuota. E pensare che basterebbe installare un crepuscolare e un componente elettrico dal costo di qualche decina di euro per far sì che almeno le luci si accendano solo la sera.
Tornando al fattore sicurezza, che è quello che più ci preme, ancora oggi non si comprende perché non si accelerano i tempi burocratici che consentano l’apertura dello svincolo. Una delle corsie che è stata aperta al traffico è la corsia che da Cutro si deve imboccare in direzione Isola C.R.. L’automobilista che si ferma alla striscia di arresto, per come oggi realizzata, ha la visuale, sulla corsia in cui deve immettersi, impedita dal guardrail retrostante.
Il nostro intervento si rende necessario anche in conseguenza del totale silenzio delle altre istituzioni preposte sulla questione. Sono migliaia i cittadini di tutta la provincia che ogni mattina attraversano lo “svincolo-cantiere” in condizioni di estrema pericolosità, con visuali ridotte o addirittura impedite per gli automobilisti che da Cutro si devono immettere sulla S.S. 106. Ancora più pericolosa è la svolta per gli automobilisti provenienti da Isola C.R. in direzione Cutro, che, in attesa di svoltare, devono posizionarsi al centro della carreggiata in totale assenza di qualsiasi tipo di segnaletica.
Ci auguriamo che chi di dovere accolga il nostro appello affinchè, al più presto, venga aperto lo svincolo e vengano rimosse le situazioni di pericolo esistenti. Non per dare meriti a qualcuno ma per tutelare la vita dei cittadini".