Parco del Cavallo, Molinari (M5S): "Accelerare l’iter per non perdere i finanziamenti”
“Il panorama desolante che si può contemplare, oggi, dal parco del Cavallo di Sibari dimostra come chi ci governa, a tutti i livelli, non segue la logica "del fare" ma -piuttosto - quella "del dire che farò”. - Afferma in una Francesco Molinari (cittadino eletto al Senato) Movimento 5 Stelle
- Dopo otto mesi dall’alluvione che ha colpito il sito archeologico di Cassano allo Ionio si sono fatte solo inutili passerelle politiche preelettorali e si sono spese solo belle parole, senza fatti. Il caso del parco archeologico del Cavallo, però, risulta ancora più emblematico e imbarazzante in quanto i soldi da investire c'erano - per attuare la manutenzione che avrebbe evitato il disastro - e ci sono tutt'ora ma non vengono utilizzati.
Già nel 2010, infatti, erano provvidenzialmente arrivati due finanziamenti distinti, uno da 18 milioni, per il rilancio del polo archeologico, e uno da 4 milioni, per il risanamento del dissesto idrogeologico del Crati. – Continua la nota -Peccato che per usufruire di questi fondi ci sia una scadenza e, soprattutto, il vincolo della preventiva sistemazione degli argini del fiume, ed è qui che entra in gioco il classico balletto nostrano, tra Provincia e Regione, che si passano la palla avvelenata. Ognuno di loro cerca di non perdere questa partita (e la faccia) davanti all’opinione pubblica e intanto la situazione stagna - come il parco - nell'incertezza.
Perché tanta disattenzione per il nostro territorio ? Ci saremmo aspettati di vedere attribuire una doverosa priorità da parte della politica regionale e provinciale alla soluzione del problema che ha rischiato di distruggere il parco del Cavallo, vista la commozione - a questo punto sospetta - che ha indotto nella classe politica calabrese, ed invece tutto tace. È fondamentale accelerare i tempi e soprattutto snellire l’iter procedurale-burocratico per non perdere i finanziamenti : sarebbe il danno dopo la beffa. Non vorremmo che all'ignavia tipica dei nostri amministratori si assommassero quei litigi strumentali - propri della “vecchia” politica - generati da logiche partitiche di spartizione del potere, le cui conseguenze negative sull’utilizzo dei fondi sarebbero di chiara evidenza.
L’immobilismo interessato a cui stiamo assistendo costituirebbe un danno non solo per il sito archeologico ma per tutta l’area della Sibaritide, passibile di creare economia anche dal turismo culturale.- Conclude la nota - Il parco del Cavallo è già stato vittima di tragiche negligenze istituzionali : la replica di questo spettacolo sarebbe umiliante prima che imbarazzante e si tratterebbe di un bis a cui non vogliamo assistere.”