Catanzaro: cerimonia donazione alla Provincia dei “Caschi” di Leone

Catanzaro Attualità

Il prossimo sabato 5 ottobre, alle ore 17 presso la sala giunta della Provincia di Catanzaro, si terrà la cerimonia di donazione all'Amministrazione provinciale di Catanzaro di otto "Caschi" in marmo, realizzati dall'artista Raffaele Leone.

Alla cerimonia - informa una nota - il commissario straordinario della Provincia Wanda Ferro, la critica d'arte Nicolina Bianchi, direttrice della rivista "Segni d'arte", e i familiari del compianto artista: il fratello Giovanni e la sorella Silvana.

Nato a Catanzaro, toscano d’adozione, medico sensibile e attento ricercatore universitario, Raffaele Luigi Leone era soprattutto un artista straordinario, versatile, completo; un pittore e unoscultore dotato di particolare curiosità intellettuale, aperto ai più attuali linguaggi espressivi e alle tecniche più diversificate, personalizzate da una grande impronta di una propria assoluta identità: dall’olio all’acquarello, dalla china ai collage, alla scultura, dalla composizione di testi musicalialle poesie, che per l’artista hanno da sempre avuto il significato di intime annotazioni, quasi una grafia dei suoi pensieri e della sua particolare sensibilità di osservare, interiorizzare e trascrivere la realtà, anche oltre la tela e la materia.

La celebre serie de “I caschi”, i sette vizi capitali a cui l’artista ne ha aggiunto un ottavo: la tossicomania, in diversificati marmi pregiati, di colore e provenienza diverse, rappresenta il trasferimento su materia dell’attenta analisi sociale “con cui Leone compie un salto di qualità purtroppo interrotto dalla sua precoce scomparsa che ci fasolo supporre chissà quali sviluppi degni di nota”. (G. Simongini- Monografia Raffaele L. Leone, 2010).

Le opere erano state esposte nel giugno del 2011 nelle sale dello storico Complesso Monumentale del San Giovanni, insieme ad un’ampia raccolta di circa cinquanta opere pittoriche: un ritorno nella sua città d’origine con una prestigiosa esposizione della sua “opera omnia” che ha completato il grande progetto da lui stesso ideato alcuni anni prima della sua scomparsa.