Truffa ed evasione fiscale, in 9 a giudizio nel Catanzarese
Il giudice dell'udienza preliminare di Catanzaro ha rinviato a giudizio nove persone e due enti provati accusati, a vario titolo, di evasione fiscale e truffa aggravata per il perseguimento di fondi pubblici, nell'ambito di un'inchiesta su un presunto giro di fatture e documenti falsi emessi da soggetti compiacenti in diverse occasioni e nel corso di un ampio arco temporale.
Il giudice, Assunta Maiore, accogliendo la richiesta del sostituto procuratore, Alberto Cianfarini, titolare delle indagini, ha mandato sul banco degli imputati, in particolare: Giuseppe Benavoli, 47 anni, di Borgia (Cz); Mario Guido, 56 anni, di Guardavalle (Cz); Domenico Guido, 56 anni, di Guardavalle; Carlo Andrea Guido, 26 anni, di Guardavalle; Francesca Antonio Riitano, 52 anni, di Guardavalle; Giuseppe Guido, 29 anni, di Guardavalle; Salvatore Carnovale, 32 anni, di Santa Caterina dello Ionio; Marco Guido, 29 anni, di Guardavalle; Massimo Pilato, 38 anni, di Davoli; e inoltre la "Costruire sas di Guido Carlo Andrea & C.", con sede a Guardavalle, e la "Agritur Fassi scarl" con sede a Guardavalle (la posizione di un decimo indagato era stata in precedenza stralciata per seguire un diverso iter processuale).
Per tutti il processo avrà inizio il 10 febbraio prossimo davanti al tribunale monocratico di Catanzaro, dove gli imputati saranno difesi, fra gli altri, dagli avvocati Massimiliano Mosca, Sergio Callipari, Salvatore Staiano. A questi ultimi il compito di smontare le accuse che parlano della presunta ingiusta percezione da parte delle ditte rappresentate da alcuni degli imputati di soldi pubblici, emessi ad esempio dalla Regione Calabria come finanziamenti previsti nel Por, ma grazie alla presentazione di documentazione fasulla o mendace; nonché dell'evasione da parte di enti facenti capo ad altri indagati delle imposte sui redditi e/o sul valore aggiunto, grazie all'emissione da parte di complici di fatture per operazioni inesistenti. (AGI)