Scilla: presentato “ViArtis - Sulle rotte Mediterranee”

Reggio Calabria Tempo Libero

Musica, architettura, arte, condivisione, oggi al dArTe gli ingredienti c’erano tutti per confermare il successo di Viartis, il progetto che vede coinvolti il Dipartimento dArTe dell’Università Mediterranea, l’Accademia delle Belle Arti, il Conservatorio e l’Associazione onlus Borghi Solidali.

Velasco Vitali ci ha fatto imbarcare per un viaggio alla scoperta di un mondo di grandi idee, di allegria e partecipazione; e quella di stamattina è stata una conferenza stampa davvero insolita. Collegato dal castello di Scilla, via webcam, piuttosto che lasciare i suoi collaboratori, studenti dell’Accademia e della Mediterranea, mostra il volto di un artista che grazie a Viartis abbiamo avuto modo di incontrare e amare per la sua semplicità, un uomo che mette a nudo la sua passione e la sua umiltà, che si vanta di essere andato a cercare, insieme agli studenti, nelle fiumare legni e canne, per fare diventare ancora più calabrese la sua opera, ma soprattutto viene fuori il messaggio, non urlato ma sussurrato con il sorriso e per questo ancora più forte e chiaro: “…. il mio è stato solo un disegno, guardate alle mie spalle stanno facendo tutto loro …. più l’artista parla dell’opera più la rovina …. anche il tempo ci ha accompagnato imponendoci un maggior sforzo all’inizio e premiandoci infine con questa splendida giornata,… oggi sono i ragazzi a fare musica mentre ieri era il vento che infilandosi tra le canne sembrava soffiare una antica melodia medievale…”

Le immagini dello sfondo che il collegamento mostra sono bellissime e suggestive, apparentemente un bosco immaginario fatto di canne, no anzi la sagoma di una barca o ancora un percorso per affacciarsi sul Mediterraneo, suoni di cantiere e i rumori del vento. Vitali è felice, è riuscito, tra mille difficoltà, a realizzare quello che ha pensato, disegnato, trasformato.. ripensato …. È piacevolmente sorpreso della continua evoluzione e del risultato ottenuto “… unendo tanti mondi”.

La drammatica profezia che viene immediatamente in mente è sottolineata dall’intervento del Direttore, prof. Neri che insegue dolorosi parallelismi tra la barca rossa e dematerializzata e le recenti tristi notizie del nostro mare e lui diventa subito serio, non è la prima volta che lui pensa al mare, alla barca alla fuga di uomini e di idee …. ma l’arte è anche un gioco di interpretazioni e ognuno di noi deve essere libero di sentire ciò che l’opera trasmette, che sia tristezza o felicità, artificio o natura la libertà non è solo dell’artista ma di tutti quelli che si stupiscono, che guardano, che partecipano.

Inaugurazione ufficiale: staseta alle ore 18.30 presso il Castello Ruffo di Scilla