Anche la Lav, contro il trasferimento dei cani in Calabria
La Lav (Lega anti vivisezione) Calabria, attraverso una nota , esprime il proprio totale dissenso all'operazione che dovrebbe portare al trasferimento di circa 400 cani dalla Basilicata in Calabria perche' possano essere dislocati su tre strutture locali. "Siamo assolutamente contrari alla deportazione dei cani di Potenza in qualsiasi altro luogo d'Italia. Tra loro ci sono animali abituati a vivere in quel luogo, molti cani anziani, feriti o ammalati ; spostarli sarebbe per loro un gravissimo trauma - afferma Roberto Vecchio Ruggeri, coordinatore regionale della LAV - Intendiamo sostenere la protesta di tutto il mondo ambientalista ed animalista che vede in questa operazione l'ennesimo atto di sfruttamento degli animali. La vicenda riporta a galla questioni vecchie e mai risolte relative al randagismo e all'uso dei cani come oggetti e merce di scambio - continua Vecchio Ruggeri - Chiediamo a tale proposito che venga rivista la normativa regionale in materia (l'ormai anacronistica 4/2000), prevedendo misure che impediscano la creazione di megacanili (la nostra proposta e' di limitare alle 200 unita' i posti disponibili) e un tetto limite per le gare al ribasso sotto il quale non dovrebbe essere possibile scendere, al fine di garantire una dignitosa condizione di vita agli animali ospitati. Diciamo "no" quindi - aggiunge - alla mercificazione degli animali: e' necessario garantire loro benessere e nessun risparmio sul costo del loro mantenimento puo' giustificare soluzioni scellerate, come quella che si vorrebbe mettere in atto, i cui esiti infelici sono facilmente prevedibili. Si cominci, piuttosto, a ripensare un corretto rapporto uomo-animale, con serieta' e proposte razionali"