Frana Maierato: sindaco, siamo abbandonati da tutti, l’emergenza resta
Sergio Francesco Rizzo, Sindaco di Maierato, il centro del vibonese minacciato nei mesi scorsi da una frana, denuncia il disinteresse delle istituzioni verso il suo paese. Le immagini della montagna fatta scivolare a valle dalle piogge federo il giro del mondo, ma ora, lamenta il primo cittadino, passata l'onda emotiva, nessuno sembra ricordarsene piu'. Rizzo ha scritto una lettera indirizzata agli organi competenti, dal capo della Protezione Civile Guido Bertolaso, al Presidente della Regione Giuseppe Scopelliti, al Prefetto Luisa Latella, al presidente della Provioncia Francesco De Nisi. "Sono ormai passati 4 lunghissimi mesi da quel tragico 15 febbraio 2010, - scrive quando in seguito alla calamita' che ci ha colpiti, siamo balzati agli onori di tutte le cronache. Sono passati 4 mesi da quando la gente di Maierato ha dovuto lasciare le proprie case per i pericoli che incombevano a causa alla grande frana e, purtroppo, ad oggi, ancora 200 persone non vi hanno fatto ritorno! Sono passati 4 lunghi mesi ed ancora oggi i tecnici incaricati dal dipartimento nazionale di Protezione Civile e dalla Regione Calabria non ci hanno detto se e' sicuro vivere nel nostro paese. Nessuno ci ha ancora detto cosa dobbiamo fare per aiutare chi ha perso tutto: case, terreni, aziende agricole. Ma, cosa ancora piu' grave, - scrive - sembra quasi che l'emergenza Maierato non esista piu'! Tre Strade provinciali sono andate distrutte dalla frana, non esistono i collegamenti per entrare e uscire dal paese se non per un'unica arteria che passa attraverso il centro storico, non esistono i collegamenti tra le aree rurali piu' importanti di Maierato ( Piana degli Scrisi e Montesanto), 200 persone vivono ancora lo status di evacuati senza sapere cosa sara' dei loro beni, numerose aziende agricole sono state evacuate insieme alle loro stalle e ai loro capi di bestiame e cercano di sbarcare il lunario in condizioni di assoluta precarieta'. A fronte di cio', i tecnici incaricati - scrive il sindaco - formalmente chiamati ad esprimere un parere per il rientro delle persone nelle loro abitazioni, a distanza sempre di 4 mesi, ci dicono che non e' loro competenza farlo perche' la Regione Calabria non ha conferito loro alcun incarico formale". Il sindaco aggiunge che "la Prefettura, la Provincia di Vibo Valentia e i Vigili del Fuoco hanno fatto l'impossibile per dare risposte alle istanze dei Maieratani e per garantire la loro sicurezza e incolumita', ma oggi anche il loro massimo impegno gioco forza tende ad esaurirsi perche' mancano le risorse e mancano gli interlocutori designati. Di fronte a tutto cio' Maierato e la sua gente hanno dato ampia dimostrazione di grande civilta' e di grande dignita', ma anche la nostra pazienza ormai e' giunta al termine. Tra qualche mese arrivera' di nuovo "la stagione delle piogge" e ancora il piano per la messa in sicurezza del territorio non e' stato ne' messo in cantiere, ne' redatto, ne' tantomeno sono state stanziate risorse per procedere con gli interventi. E allora la nostra domanda e' una e una sola: saremo costretti ad abbandonare le nostre case di nuovo? E questa volta, visto che la prima e' andata bene, ci ritroveremo a piangere qualcuno che si sara' fatto male? Il Comune di Maierato - prosegue - non deve essere lasciato da solo in questa emergenza e la gente di Maierato non merita di essere messa nel dimenticatoio. Noi vorremmo solo alcune risposte vorremmo sapere cosa sara' del nostro territorio, della nostra economia, delle nostre aziende e delle nostre case. Con una sola frase vorremmo sapere: Cosa sara' di Maierato? E' necessario avviare tutte le procedure necessarie - dice il sindaco - per mettere in sicurezza l'intero territorio comunale e per ripristinare la viabilita' urbana e rurale, garantire interventi urgenti a favore di quelle famiglie che non potranno rientrare nelle loro abitazioni nel breve e nel lungo periodo, consentire a chi ha visto i propri beni mobili e immobili andare distrutti o resi inagibili di avere le risorse economiche per ricostruire. Solo cosi' - conclude - Maierato avra' la possibilita' di risollevarsi e di mettersi alle spalle il dramma che sta vivendo ormai da quel tragico 15 febbraio 2010".