Si sono dimessi i due sub commissari alla sanità, opposizione all’attacco
Si sono sospesi dall'incarico di due subcommissari per il Piano di rientro dal disavanzo sanitario della Calabria. Luciano Pezzi e Luigi D'Elia hanno deciso di lasciare l'incarico in vista della presentazione del piano operativo che dovrà essere presentato alla prossima riunione del tavolo Massicci. I due subcommissari affiancavano il lavoro del commissario, il presidente della Regione Giuseppe Scopelliti, con il quale sarebbero sorte alcune controversie ritenute insanabili. In serata l'opposizione è passata all'attacco.
"Da tre anni e mezzo - ha detto Sandro Principe, capogruppo regionale del Pd - sosteniamo che la sanità calabrese non può essere governata da un uomo solo. Il piano di rientro è stato gestito dal commissario presidente senza amai confrontarsi, sulle questioni piu' delicate e di difficile soluzione, con il Sistema delle autonomie locali, con i sindacati, con le associazioni di categoria e neanche con la competente commissione consiliare di palazzo Campanella. Scopelliti ha voluto ad ogni costo il commissariamento, gravando così i calabresi di un inaudito inasprimento fiscale, raggiungendo come risultato l'assoluta carenza dei livelli essenziali di assistenza, la totale assenza della sanità sui territori, una allocazione delle strutture ospedaliere non equilibrata ed ospedali Hub privi di eccellenze in tutti i reparti. Allo stesso modo, in solitudine, il presidente commissario scopelliti, vorrebbe gestire il piano operativo. Le dimissioni dei due sub commissari Pezzi e D'Elia evidenziano la giustezza delle nostre tesi e ci conferma nella nostra convinzione che con Scopelliti non é possibile alcun tipo di rapporto, confronto o collaborazione. Stante così le cose - ha concluso il capogruppo del Pd - a noi non resta che insistere con il governo Letta affinché nomini un nuovo commissario per l'attuazione del piano operativo diverso dal Presidente della Giuntaregionale".
"Le dimissioni dei sub commissari del Piano di rientro suonano come un allarme di cui non ci si può disinteressare. E' un gesto di rottura - spiega il consigliere regionale Giuseppe Giordano - le cui cause non possono rimanere oscure. I calabresi hanno il diritto di sapere cosa sta accadendo e quali rimedi si stanno individuando per evitare che la sanità precipiti del tutto. Perciò il presidente Scopelliti mi auguro che avverta il dovere di venire in Aula e spiegare cosa sta accadendo e lo dovrebbe fare, se si hanno a cuore le sorti della sanità, prima del 20 ottobre, giorno in cui in programma il Tavolo Massicci, attraverso una convocazione apposita del Consiglio regionale. Ne va di mezzo - conclude Giordano - il diritto alla salute dei calabresi e il diritto di tutti noi di sapere perché, di punto in bianco, quando la coesione sul da farsi dovrebbe essere scontata, avvengono rotture cosi clamorose". (AGI)