Sergio Abramo a capo della Sorical, il plauso di Pacenza (Pdl)
"Un prestigioso profilo di sottogoverno, ma non per questo da considerare meno strategico rispetto ad un posto nell'esecutivo". Esprime viva soddisfazione il consigliere regionale Salvatore Pacenza (Pdl), per la nomina dell'on. Sergio Abramo quale nuovo presidente della "Sorical", la società a capitale misto pubblico-privato, per la gestione dell'approvvigionamento e la fornitura all'ingrosso dell'acqua ad uso potabile sul territorio della Regione Calabria. L'assemblea dei soci ha deliberato, nella seduta di ieri (15 giugno 2010), la nomina dell'imprenditore catanzarese a capo della società su designazione dell'assessore regionale ai Lavori pubblici, Pino Gentile. "La Regione Calabria - ha commentato l'onorevole Pacenza - detiene il 53% del capitale sociale della Sorical. Alla società, l'Ente, ha fra l'altro affidato l'attuazione di un articolato piano di investimenti, finalizzato all'integrazione, al completamento e alla razionalizzazione del complesso delle infrastrutture idriche, per garantirne la gestione unitaria. Per andare fino in fondo a questo programma è necessario avere alla guida della società una persona risoluta e pragmatica come è nello specifico Sergio Abramo. Bisogna inoltre considerare che, in Italia, la gestione degli acquedotti è regolata dalla legge Galli (l. 36/1994), 'Disposizioni in materia di risorse idriche'. Il testo di legge, inoltre, fa riferimento al cosiddetto servizio idrico "integrato", definizione che comprende anche la gestione delle fognature e la depurazione delle acque. Tutti siamo a conoscenza delle recenti vicende che hanno visto contrapporre i sindaci dei vari centri calabresi ai vistosi aumenti imposti dalla società di gestione delle acque. A loro bisognerà quindi dare subito delle risposte. Senza considerare che con la nuova Legge Finanziaria, col cosiddetto decreto Ronchi per la 'liberalizzazione dei servizi pubblici', viene sancita la possibilità di cedere a privati la gestione dei servizi (acquedotti, fognature, pulizia e trattamento dei reflui). Cosa che peraltro accade già negli Enti locali secondo regole poco chiare. Il governo centrale, con questo provvedimento, ha invece deciso di liberalizzare questo settore che, di fatto, è già un mercato aperto ai privati, sebbene in quote minoritarie. L'intento è ora di aprire alla concorrenza per ottenerne benefici in termini di spesa e trasparenza. Alla luce di tutto ciò auguro buon lavoro all'amico Sergio Abramo".