Sel: concluso a Lamezia il Seminario regionale

Catanzaro Politica

“Allargare il campo” partendo dall’esigenza che tre anni fa portò alla nascita di Sinistra Ecologia e Libertà: “riaprire la partita” della sinistra in Italia come unica risposta alle esigenze della parte più sofferente della società italiana, a cominciare dalle nuove generazioni.

Questo lo spirito del Seminario regionale di Sinistra Ecologia e Libertà sul tema: "La Calabria di oggi: ragioniamone insieme" convocato a Lamezia Terme venerdì e sabato scorsi dal segretario regionale di Sel Gianni Speranza per accendere riflettori sui grandi problemi calabresi e per discutere della proposta politica di Sel in vista del II° congresso nazionale che si terrà a gennaio 2014.

Ad aprire l’assise, l’annuncio del Sindaco di Benestare Rosario Rocca, che ha ritirato le proprie dimissioni chiedendo alle istituzioni nazionali “di mettere gli amministratori nelle condizioni di fare il proprio lavoro”.

Serve “un percorso che ci porti alle elezioni europee parlando da subito a quel mondo fatto di precari, giovani, quel mondo che ha bisogno della sinistra”. Così il segretario Gianni Speranza per il quale, come confermato da autorevoli sondaggi, Sel ha un potenziale elettorale molto più elevato delle percentuali ottenute alle ultime tornate e per intercettarlo serve “capire quali sono i temi sui quali parlare un linguaggio chiaro che possa essere compreso sia da quelli che ci hanno votato sia da quelli che potrebbero votarci”

Speranza pensa a un congresso regionale non fossilizzato sui soliti rituali e teatrini della politica, ma un’assise “che riesca a dare un messaggio positivo alla Calabria”, preceduto da un momento di confronto con le tante “voci” della regione, del mondo sindacale, imprenditoriale e dell’associazionismo. E lancia l’idea di una grande lista, in vista delle Europee, che esprima quel mondo sceso in piazza a Roma il 12 ottobre, che va da Rodotà a Zagrebelsky e a Vendola a tutto il mondo dell’associazionismo.

“Un congresso aperto”, che sappia provare a discutere anche con quanti non hanno la tessera di Sel; battersi perché il governo delle larghe intese vada a casa; avere la capacità di affrontare “il bisogno oggi” di precari, esodati, e della fascia più sofferente della società; fronteggiare l’antipolitica colmando quel divario tra la politica e la sofferenza della gente “non con il populismo che devia sempre a destra” ma dando risposte concrete alle urgenze sociali.

Questi i punti chiave del documento congressuale che verrà discusso nella prossima assise del partito di Vendola. illustrati dal coordinatore nazionale di Sel Ciccio Ferrara che avanza l’idea di “un partito che sappia mettersi a disposizione di un progetto più grande” domandandoci “perché la sinistra continua ad avere percentuali così basse in Italia”. Sui rapporti col Pd, per Ferrara “se allora non c’era altra alternativa al progetto Italia Bene Comune” e se oggi “i rapporti col Pd sono impediti dal governo delle larghe intese non per questo non si può pensare di riaprire una discussione”.

Per la giornalista Ida Dominijanni, già candidata calabrese del partito di Vendola, “ci sono tante esperienze positive in Calabria da mettere in rete e Sel può essere punto di riferimento”. E sempre sulla Calabria si è focalizzato l’intervento del deputato sellino Ferdinando Aiello che parla di una Calabria “assente dalle misure del governo in termini di investimenti e di infrastrutture” e sollecita “l’apertura di una discussione con il Pd in vista delle regionali” .

“Un partito come Sel non va da nessuna parte senza i giovani” per il docente dell’Università della Calabria Nicola Fiorita, per il quale “Sel ha bisogno di riagganciarsi alle nuove generazioni, recuperare credibilità, ridare una dimensione collettiva alle eccellenze calabresi” mentre per il Prof. Mauro Minervino, Sel “deve esistere per fare cose di sinistra” a cominciare dalle questioni centrali dell’ambiente e della cultura

Autorevoli contributi alla discussione sono giunti dai docenti Giulio Citroni e Marino De Luca e da numerosi esponenti di Sel, amministratori locali e tante energie nuove che, pur non essendo tesserati a Sinistra Ecologia Libertà, condividono la sfida di “riaprire la partita” della sinistra in Italia, giungendo con idee e proposte concrete ai prossimi appuntamenti congressuali regionali e nazionali.