Ultraleggero caduto sulla Sila, recuperato il velivolo
E' stato recuperato nella tarda mattinata di oggi dai Vigili del Fuoco l'aereo da turismo che si è inabissato ieri nelle acque del lago Ampollino e che è costato la vita ad uno dei passeggeri, un veterinario originario di Firmo, nel cosentino. Il velivolo ora verrà trasferito in un deposito giudiziario a disposizione della magistratura che ha avviato un'inchiesta per accertare le cause dell'incidente.
Per il recupero sono stati impegnati - intervenuti dalle 8 del mattino - una squadra dei vigili del fuoco del Comando di Crotone, una squadra di sommozzatori dei vigili del fuoco di Reggio Calabria, sei automezzi e tredici unità di personale. I sommozzatori dopo aver segnalato la posizione dell'aereo hanno iniziato l'ancoraggio con dei palloni di sollevamento permettendone la risalita per poi riportarlo a riva. Il mezzo è stato così messo in sicurezza ancorandolo con un verricello e fissandolo sulla terra ferma.
Quanto alla vittima, intanto, dai primi rilievi medici sembra che la sua morte sia da attribuire ad annegamento, ma sarà l'esame autoptico disposto dalla Procura della Repubblica di Crotone a stabilire le cause precise del decesso. Salvo, invece, il pilota del Piper, Pier Giorgio Falvo, 52enne di Montalto Uffugo che, subito dopo aver fatto adagiare il velivolo sull'acqua a causa, probabilmente, di un'avaria al motore, è riuscito a raggiungere la riva. L'uomo ha invano tentato di trascinare anche il compagno in difficoltà ma la stanchezza, l'acqua fredda e i vestiti che lo appesantivano lo hanno costretto a lasciare la presa. Ritacca, purtroppo, non ce l'ha fatta. Vano anche il tentativo del pilota di un altro ultraleggero di prestare soccorso ai colleghi in difficoltà.