Riciclaggio, controlli a Crotone: Gdf denuncia 7 persone
Sette persone segnalate alla Procura della Repubblica di Crotone per violazione al Testo Unico delle leggi in materia bancaria e creditizia, questo il bilancio conclusivo di un’ispezione antiriciclaggio eseguita dalle Fiamme Gialle del Nucleo Polizia Tributaria di Crotone.
I finanzieri pitagorici hanno eseguito, su delega del Nucleo Speciale di Polizia Valutaria del Corpo, un’ispezione finalizzata alla prevenzione dell’utilizzo del sistema finanziario a scopo di riciclaggio nei confronti di un agente in attività finanziaria del capoluogo. L’attività amministrativa ha riguardato il riscontro della puntuale osservanza degli obblighi di identificazione della clientela e del titolare effettivo delle transazioni, nonché della pubblicità e trasparenza delle operazioni dei servizi bancari e finanziari.
Particolare attenzione è stata rivolta anche agli aspetti relativi alle autorizzazioni per l’esercizio dell’agenzia in attività finanziaria, ivi compreso la verifica dei requisiti di onorabilità e professionalità e la formazione del personale. Proprio a seguito di questi controlli, i militari operanti hanno rilevato delle violazioni amministrative e penali. Nello specifico, a fronte di un’unica dipendente regolarmente assunta, sono stati identificati all’interno degli uffici dell’agenzia più soggetti intenti a trattare le pratiche di finanziamento, contattando e ricevendo direttamente la clientela.
Gli approfondimenti effettuati mediante interrogazione all’elenco tenuto dall’Organismo degli Agenti e dei Mediatori (O.A.M.) hanno consentito di appurare che nessuno dei collaboratori dell’agenzia risultava iscritto, con la conseguenza che ciascuno di essi ha esercitato la propria attività finanziaria in regime di abusivismo. Anche la posizione del titolare dell’attività è stata ritenuta irregolare, seppure per un arco temporale limitato, in quanto ha esercitato l’attività prima ancora che venisse perfezionata l’iscrizione come “operativo” nel citato elenco.
I soggetti denunciati dovranno rispondere della violazione di cui all’art. 140 bis del Testo Unico Bancario che prevede la pena della reclusione da 6 mesi a 4 anni e della multa da € 2.065 a €. 10.329 per chiunque eserciti professionalmente, nei confronti del pubblico, l’attività di agente in attività finanziaria senza essere iscritto nell’elenco tenuto dall’O.A.M.
In proposito, il Sostituto Procuratore della Repubblica Ivan Barlafante, titolare del procedimento, ha condiviso le conclusioni investigative emettendo l’avviso della conclusione delle indagini preliminari.