Regione. La Corte dei Conti “bacchetta” il Consiglio: leggi senza copertura

Calabria Politica

È la mancanza di copertura finanziaria il nodo cruciale emerso dalla relazione della Corte dei Conti sulle leggi approvate dal Consiglio regionale nel primo semestre del 2013. La relazione della magistratura contabile è stata illustrata stamani, a Catanzaro, nel corso di una udienza pubblica tenuta nella sede della sezione regionale di controllo della Corte. Sotto la lente di ingrandimento dei magistrati sono finite, dunque, le coperture finanziarie e tecniche di quantificazione degli oneri delle leggi approvate nei primi sei mesi. Ad introdurre la relazione è stato il presidente della Corte, Giuseppe Ginestra, quindi l'intervento del magistrato relatore, Natale Longo. "In passato - ha detto Ginestra - le nostre relazioni non sono mai state portate all'attenzione del consiglio regionale. Ora sembra che ci si stia avviando ad una controtendenza tanto che il presidente del Consiglio, Francesco Talarico, durante un incontro ci ha annunciato che ci sarà una seduta specifica per analizzare i nostri lavori".

IL MAGISTRATO ESAMINA 14 LEGGI, ANCHE QUELLE SU SANITÀ E PRECARI

A spulciare tra le pratiche del Consiglio regionale è stato il magistrato Longo, che ha preso in esame 14 leggi, comprese quelle relative alla stabilizzazione dei precari nel settore della sanità, alla disciplina transitoria delle competenze regionali e strumenti operativi dopo lo stato di emergenza nel settore dei rifiuti, agli interventi di inclusione sociale, integrazione socio-sanitaria e contrasto alla povertà ed all'istituzione dell'azienda regionale per la forestazione e le politiche per la montagna. Tutti provvedimenti che - è stato rilevato - hanno inciso e hanno prodotto effetti importanti anche dal punto di vista finanziario. "Effetti finanziari in termini di maggiori spese o minori entrate - ha sostenuto il magistrato relatore - sono ascrivibili sostanzialmente alle leggi regionali 2, 5, 8, 10, 11, 12, 15, 18, 19, 21, 24, 25, 26 e 27. In via liminare e salvo successivi approfondimenti specifici, si osserva, sul terreno metodologico, che si è talora registrata la totale assenza di relazione tecnico-finanziaria ovvero più frequentemente la sua inadeguatezza sul terreno tecnico-contabile della quantificazione degli oneri. Inoltre, si precisa che non sono stati trasmessi (nè sono stati rinvenuti su internet) i pareri della commissione bilancio e programmazione economica presti dall'articolo 72 del regolamento del Consiglio regionale". All'adunanza sono intervenuti il vicepresidente del Consiglio regionale Alessandro Nicolò, il presidente della Commissione Vigilanza e Controllo Aurelio Chizzoniti ed il presidente della Commissione Bilancio Candeloro Imbalzano.

NICOLÒ: FAREMO TESORO DELLE OSSERVAZIONI

"Faremo tesoro delle osservazioni della Corte contenute nell'introduzione fatta dal presidente Ginestra e nella più che esaustiva relazione del dottor Longo che ho ascoltato con molta attenzione - ha esordito il vicepresidente del Consiglio Nicolò - e ci faremo, per quanto riguarda il Consiglio regionale, parte diligente perché i suggerimenti e le indicazioni della Corte siano recepiti nell'attività istituzionale e di indirizzo dell'Assemblea legislativa. Ho apprezzato il coinvolgimento e lo spirito di collaborazione con cui la Corte dei Conti si pone dinanzi alla complessità delle questioni indicate e, più in generale, sul tema della spesa pubblica e dei relativi controlli. Uno spirito di collaborazione che è determinate - ha aggiunto Nicolò - sia per razionalizzare la spesa pubblica che per migliorare l'efficienza dei provvedimenti legislativi. Trovo, inoltre, di assoluto rilievo la previsione di cui alla legge 213, secondo cui ogni sei mesi la sezione regionale di controllo della Corte dei Conti trasmette al Consiglio regionale una relazione sulla tipologia delle coperture finanziarie adottate nelle leggi approvate nel semestre precedente e sulle tecniche di quantificazione degli oneri. Tutto ciò perché - ha concluso - se, come sono sicuro, il Consiglio regionale rispetterà gli obblighi discendenti dalla legislazione vigente, la politica nella sua interezza, gli organi di governo e quelli di controllo esterno ed interno convergeranno, nel più breve tempo possibile, verso l'obiettivo dell'ottimizzazione della spesa nel rispetto della legalità, sono certo che faremo fare alla Calabria importanti passi in avanti".

CHIZZINOTI: ABITUDINE BIAZANTINEGGIANTE DELLA POLITICA

Il presidente della Commissione di Vigilanza e Controllo del Consiglio regionale Chizzoniti ha ringraziato la Corte dei Conti per "la storica valorizzazione delle funzioni e del ruolo delle Commissioni del Consiglio regionale qui rappresentate. In un contesto politico - ha detto - appesantito da gravissimi lassismi e dal saccheggio delle risorse pubbliche a danno della collettività e degli interessi generali, accolgo con entusiasmo questo confronto trasparente finalizzato a diradare zone d'ombra e punti oscuri nell'amministrazione della cosa pubblica. La politica va rieducata profondamente, anzitutto facendole intendere che è giunto il tempo di iniziare di dire dei no sonori alle richieste più disparate e disperate. Prevale ancora, purtroppo - ha aggiunto Chizzoniti - un pò dappertutto una visione ed un'abitudine bizantineggiante della politica e dell'utilizzo delle risorse pubbliche. Apprendo scandalizzato che la Corte dei Conti attende, tuttora, le puntuali relazioni richieste su aspetti specifici e l'assolvimento di impegni da parte della Regione su punti più volte autorevolmente segnalati. A me questi comportamenti suonano come un oltraggio ed un insulto verso questo costituzionale soggetto di controllo. Deve iniziare a prevalere il rispetto reciproco fra istituzioni". (Agi)