Urbanistica: nota dell’assessore Provinciale di Crotone Cosimo
Salvatore Claudio Cosimo, assessore provinciale all’Urbanistica e pianificazione territoriale della Provincia di Crotone, ricorda alle amministrazioni dei Comuni con popolazione inferiore ai 5000 abitanti che dal 24 ottobre sono state aperte le domande per la presentazione di progetti del Programma “6000 Campanili”. Il progetto comprende un fondo di 100 milioni per interventi di adeguamento, ristrutturazione e salvaguardia del territorio. Si tratta di un fondo dedicato ai Comuni più piccoli per la realizzazione di progetti specifici.
Tale iniziativa proviene dal “Decreto del Fare”, entrato in vigore nella seconda metà di agosto. “Sono previsti -ricorda l’assessore Cosimo- interventi infrastrutturali di adeguamento, ristrutturazione e nuova costruzione di edifici pubblici, ovvero di realizzazione e manutenzione di reti viarie nonché di salvaguardia e messa in sicurezza del territorio. Tra le tipologie di intervento ammissibili sono presenti: l’adeguamento normativo di edifici pubblici esistenti; la ristrutturazione e rifunzionalizzazione di edifici pubblici; la nuova costruzione di edifici pubblici; la realizzazione e manutenzione di reti viarie e infrastrutture accessorie e funzionali alle stesse o reti telematiche di ngn e wi-fi.
L'enunciazione del programma è posizionata al punto 9 dell’articolo 18 del Decreto del Fare, nella sezione riservata al rilancio delle infrastrutture. Adempimenti relativi all’attuazione del Programma 6000 Campanili, di cui all’art. 18 comma 9 del D.L. n. 69 del 21 giugno 2013 convertito nella Legge n. 98 del 9 agosto 2013 pubblicata su Gazzetta Ufficiale n. 194 del 20 agosto 2013 – SO n. 63 entrata in vigore il 21 agosto 2013. Possono presentare domanda di contributo finanziario –sottolinea l’assessore Cosimo- i Comuni che, sulla base dei dati anagrafici risultanti dal censimento della popolazione 2011, avevano una popolazione inferiore ai 5.000 abitanti. Possono altresì presentare domanda di contributo finanziario le unioni composte da Comuni con popolazione inferiore a 5.000 abitanti ed i Comuni risultanti da fusioni tra Comuni ciascuno dei quali con popolazione inferiore a 5.000 abitanti.
Ogni soggetto richiedente potrà presentare un solo progetto anche comprendente più opere connesse funzionalmente purché coerenti con le tipologie di intervento previste dalla legge ed aggiudicabili tramite un’unica procedura. L’importo del finanziamento richiesto per ogni progetto non potrà essere inferiore a € 500.000 e superiore a € 1.000.000. Nel caso di importo superiore il soggetto richiedente dovrà indicare la copertura economica a proprie spese della parte di costo eccedente 1 milione di euro.
La richiesta di finanziamento va compilata secondo il modulo allegato alla Convenzione tra il Ministero infrastrutture e ANCI che dovrà essere pubblicata sulla G.U.R.I. dopo la sua registrazione da parte della Corte dei Conti. La richiesta dovrà essere firmata digitalmente e inviata all’ANCI tramite Posta Elettronica Certificata (PEC), secondo le norme del Codice dell’Amministrazione Digitale (CAD), unitamente alla documentazione indicata nella citata Convenzione. La richiesta e la documentazione ad essa allegata dovranno essere in formato PDF, conformemente alle norme del Codice dell’Amministrazione Digitale (CAD) e dovranno essere in formato A 4, con eccezione degli elaborati grafici ammessi fino al formato A3. Considerate le caratteristiche proprie del servizio di PEC, la richiesta e i relativi allegati potranno avere una dimensione massima complessiva di 28 MB e dovranno essere fatti pervenire con un unico invio.
Le richieste da parte dei Soggetti interessati potranno essere inoltrate esclusivamente a partire dalle ore 9.00 del giorno successivo alla data di pubblicazione sulla GURI della convenzione e dovranno pervenire entro e non oltre 60 giorni dalla stessa. Non saranno ammesse istanze inviate prima del termine di cui al precedente punto e successivamente alla scadenza del suddetto termine di 60 giorni. Sono ammissibili al finanziamento le seguenti tipologie di intervento precisando, in linea generale, che per “edifici pubblici” dovranno intendersi immobili di proprietà comunale e immobili sui quali il Soggetto interessato ha titolo per attuare le tipologie di interventi previsti dalla norma:
A) Interventi infrastrutturali di adeguamento, ristrutturazione e nuova costruzione di edifici pubblici ivi compresi gli interventi relativi all’adozione di misure antisismiche; adeguamento normativo di edifici pubblici esistenti (ad esempio sicurezza sismica, sicurezza antincendio, risparmio energetico, sicurezza sui luoghi di lavoro, eliminazione di barriere architettoniche); ristrutturazione e rifunzionalizzazione di edifici pubblici; nuova costruzione di edifici pubblici; realizzazione e manutenzione di reti viarie e infrastrutture accessorie e funzionali alle stesse o reti telematiche di Ngn e Wi-Fi;interventi sulle reti viarie di competenza comunale ivi compresi gli eventuali lavori connessi a sottostanti sottoservizi (fognature, acquedotti, pubblica illuminazione, cablaggio); salvaguardia e messa in sicurezza del territorio.
Tali interventi possono riguardare, a titolo esemplificativo: regimazione idraulica, consolidamento di frane, prevenzione incendi boschivi, bonifiche ambientali. Il logo identificativo del Programma 6000 Campanili, messo a disposizione dei Comuni sul sito del Ministero e su quello dell’ANCI in formato esportabile, dovrà essere inserito -conclude l’assessore Cosimo- nelle intestazioni degli elaborati relativi alle istanze nonché sui cartelli dei cantieri riguardanti la realizzazione degli interventi finanziati ed in ogni altra iniziativa strettamente collegata all’attuazione del programma”.