Intimidazioni: la solidarietà di Confindustria Cosenza a Siclari
Confindustria Cosenza esprime solidarietà al Presidente dell'Associazione nazionale costruttori edili della provincia di Reggio Calabria, Francesco Siclari, per l’incendio che ha distrutto la sua automobile, sulle cui cause sono in corso accertamenti, ed agli altri protagonisti di minacce gravi che si stanno registrando sul territorio ed in diverse parti della nostra regione, come da ultimo quello che ha interessato il Direttore dell’Asi di Cosenza, Stefania Frasca.
Il Presidente degli Industriali cosentini Natale Mazzuca, esprimendo i sentimenti di tutti gli imprenditori associati, condanna fermamente questi atti intimidatori e conferma che il continuo impegno della società civile, delle forze dell'ordine e della procura calabrese nella lotta alla 'ndrangheta vanno nella giusta direzione.
«L’attentato che ha subito il collega – dichiara il Presidente Mazzuca - pone alla grave attenzione di tutti il problema della sicurezza, della legalità e della libertà di fare impresa in una regione come la Calabria. Occorre una risposta ferma e precisa da parte del Governo e di tutte le Istituzioni preposte alla tutela ed al controllo del territorio – ha proseguito il Presidente Mazzuca - per ridare fiducia ai cittadini ed agli imprenditori, restituendo ad ognuno la necessaria sicurezza e la certezza di vivere in uno Stato di diritto».
«La percezione della presenza dello Stato deve essere chiara e netta – ha aggiunto il Presidente Mazzuca - per socializzare il problema e fare in modo che nessuno si debba sentire più da solo nel combattere questa difficile battaglia. Occorre fare in fretta attivando tutte le iniziative possibili sul fronte della prevenzione e della repressione, fino a rinserrare le fila della società civile per unire tutti in una battaglia tesa ad estirpare questa mala pianta anche sul piano culturale e sociale. In tal senso, anche recentemente, ho lanciato l’appello a costituire un’Associazione antiracket sul territorio».
Confindustria Cosenza e tutto il sistema confindustriale calabrese sono al fianco degli imprenditori e di coloro che subiscono atti di intimidazione, così come testimoniano le attività avviate nel tempo, tra cui la sottoscrizione del Protocollo della Legalità con le iniziative connesse insieme alle Prefettura provinciali e la campagna di comunicazione “Io il pizzo non lo pago” promossa qualche anno fa dai media regionali e nazionali. Faremo del nostro meglio – ha concluso il numero uno di Confindustria Cosenza - per diffondere la cultura della legalità e per rispondere alle esigenze di coloro che giustamente si aspettano di operare nelle migliori condizioni possibili per competere con efficacia. Se c’è legalità può esserci sviluppo e possono arrivare risultati a fronte di un impegno sano e concreto».