Intimidazioni a Siclari e Dattola, la solidarietà di Confindustria e Ance
“Non c’è tregua nelle minacce mafiose a tutti coloro che vogliono provare a cambiare qualcosa nella nostra regione”. E’ dura e chiara la presa di posizione di tutta la Confindustria calabrese e dell’Ance regionale dopo gli ennesimi atti intimidatori nei confronti del Presidente dei costruttori reggini, Francesco Siclari e del Presidente della Camera di Commercio, Lucio Dattola.
L’intero Consiglio Direttivo degli industriali calabresi, presieduto da Giuseppe Speziali, ha voluto esprimere tutta la sua vicinanza e solidarietà “a chi è stato vittima di vigliacche intimidazioni e minacce”, affermano.
“E’ segno evidente - ha sottolineato Speziali - che la criminalità si sente oramai minacciata da chi vuole provare a cambiare le cose nella nostra regione attraverso azioni ed iniziative tese ad attestare la legalità. Confindustria e Ance non vogliono però solo testimoniare la propria vicinanza, solidarietà ed incoraggiamento ad andare avanti a chi si ritrova vittima di queste vili ritorsioni, ma assicurare che tutta la classe imprenditoriale vuole scendere direttamente in campo per affrancare la regione da condizionamenti atavici che ne impediscono lo sviluppo”.
Supportare “chi sta in trincea quotidianamente contro il crimine - ha dichiarato Francesco Cava, Presidente di Ance Calabria - e rifuggire da ogni logica collusiva con la criminalità è la risposta più concreta che si può dare nel testimoniare vicinanza a Francesco Siclari e Lucio Dattola, che stanno operando, da posizioni differenti di vertice, con impegno e competenza allo sviluppo della nostra regione.
Confindustria e Ance, staranno al loro fianco così come staranno al fianco di tutti coloro che operano per la difesa ed il rispetto delle regole, della legalità, oltre che per il rilancio di tutte le azioni mirate alla ripresa strutturale dell’economia e della realtà calabrese”.