M5S: si riqualifichi il Centro Trasfusionale di Cosenza

Cosenza Salute

“Dalle ultime sortite politiche in merito alla possibile chiusura del Centro Trasfusionale di Cosenza, prendiamo definitivamente atto del gravissimo, ennesimo, attacco alla Sanità Calabrese, teorizzato settimane addietro dal dr. Gangemi ed evidentemente portato avanti nelle stanze che contano, in sfregio a ogni logica di ascolto delle istanze dei cittadini. - È quanto si legge in una nota del Meetup Beppe Grillo Cosenza Area Urbana - Le dichiarazioni di fine estate che il dott. Gangemi rese in Commissione Regionale Sanità in tal senso, erano state molto preoccupanti, e la serie di gravi criticità evidenziatesi nel Centro Trasfusionale di Cosenza palesava chiare le responsabilità gestionali e politiche della questione.

Ciò che a noi del Movimento 5 Stelle scandalizza è il continuare a coprirsi dietro i vincoli imposti dal piano di rientro regionale perché l’Asp di Cosenza è un bene collettivo e il Centro Trasfusionale è fondamentale per i servizi sanitari sul territorio. La gestione del sistema ospedaliero territoriale deve garantire la sicurezza sanitaria e il diritto alla salute e, sul piano strutturale, le risorse necessarie si devono trovare assolutamente per la riqualificazione del Centro stesso.

Non è più concepibile l’esclusiva adozione di criteri finanziari e aziendalisti per un Ente ospedaliero. Per quanto riguarda, invece, la gestione organizzativa la soluzione dovrebbe essere la nomina di un primario responsabile con elevate capacità professionali. Il tutto a competenza del direttore dell’Asp, dell’Ufficio del sub Commissario per l'attuazione del piano di rientro della sanità in Calabria e del Presidente della Regione Calabria. Questi soggetti trovino al più presto un accordo risolutivo senza discutere sulla pelle dei cittadini.

Più in generale, la vicenda del Centro Trasfusionale di Cosenza mostra le responsabilità politiche dell’attuale classe dirigente Calabrese e Italiana nell’aver valutato la salute un bene economico qualunque, invece di considerarlo un bene primario con caratteristiche uniche e peculiari. Il M5S si opporrà con tutte le sue forze alla gestione del Sistema Sanitario Calabrese esclusivamente secondo un paradigma finanziario. Noi rifiutiamo tale logica basato su meri criteri economici come la spesa a totale carico del paziente, o su metodi dissuasivi finalizzati alla non erogazione delle prestazioni e la conseguente deviazione ad altra struttura sanitaria.

I cittadini calabresi non intendono più accettare passivamente l’aumento dei tempi di attesa per ottenere le prestazioni, la riduzione delle sedi di erogazione, la scarsa disponibilità degli orari di accesso, la riduzione degli standard di comodità o la scarsa disponibilità del personale.

Se il peggioramento del bilancio nazionale e quello regionale sono dei fenomeni tristemente reali, va ricordato che gli squilibri maggiori sono stati determinati proprio dalle politiche economiche neoliberiste e non è corretto, perciò, utilizzare l’alibi del debito, com’è avvenuto nella nostra Regione, per smantellare e rendere inefficiente il Sistema Sanitario. Per salvare il bilancio pubblico non si può colpire la parte più debole della popolazione, mentre quella più ricca non è stata minimamente toccata.

Il Meetup Cosenza Area Urbana insieme a tutto il Movimento Cinque Stelle - si legge infine - lotterà sempre per conseguire il più appropriato livello di assistenza sanitaria fornito cittadini, preparandosi a modificare, quando sarà il momento, il modello organizzativo rendendolo sostenibile dal punto di vista normativo, finanziario, organizzativo, logistico, ma soprattutto etico, scalzando ogni logica “di mercato” che intenda smantellare i sistemi pubblici di protezione sociale, sorretta dall’idea dell’insostenibilità a lungo termine della Sanità pubblica rispetto a quella privata.”