Catanzaro: Confcommercio aderisce alla mobilitazione nazionale contro l’abusivismo e la contraffazione
Anche Confcommercio Catanzaro aderisce alla mobilitazione “Legalità mi piace”, indetta a livello nazionale dal presidente Carlo Sangalli contro l’abusivismo commerciale e la contraffazione e per denunciare, con dati alla mano, l’entità e le conseguenze sull’economia reale di questi fenomeni che, di fatto, rappresentano una vera e propria concorrenza sleale che altera il mercato e continua ad alimentare l’economia sommersa.
Il prossimo 11 novembre, alle ore 16, nella sede di Confcommercio Catanzaro, in Piazza Garibaldi 6, si terrà l’incontro-dibattito con le istituzioni. Sono stati invitati al dibattito, il prefetto di Catanzaro Raffaele Cannizzaro, il commissario straordinario della Provincia di Catanzaro Wanda Ferro, il sindaco Sergio Abramo con l’assessore alle attività produttive Giovanni Merante, il questore Guido Marino, il direttore generale dell’Asp Gerardo Mancuso, il presidente della Camera di Commercio di Catanzaro Paolo Abramo ed i vertici delle forze dell’Ordine presenti sul territorio. All’incontro è prevista la partecipazione dei rappresentanti delle diverse categorie appartenenti a Confcommercio. Presente, fra gli altri, anche Andrea Cobianchi, responsabile Rete Italia Mediofimaa. A moderare l’incontro, il presidente regionale Fimaa Calabria Pietro Falbo.
Dopo i saluti da parte delle autorità, sarà il presidente di Confcommercio Catanzaro, Pietro Tassone, a dare il via al dibattito sulle forme di illegalità ed abusivismo presenti sul territorio attraverso le testimonianze di alcuni rappresentanti di categoria.
In quest’ambito, abusivismo e contraffazione sono sostanzialmente due temi che possono essere ricompresi in una più ampia categoria di meccanismi commerciali fuori dalle regole e, in quanto tali, fenomeni che innanzitutto alterano la concorrenza e inquinano il mercato.
A testimonianza del fatto che, in una fase in cui la crisi non accenna ad allentare la morsa sulla nostra economia e continua a colpire indistintamente tutti i territori e tutti i settori produttivi, le imprese dei nostri settori di rappresentanza, già messe a dura prova dal crollo dei consumi, da una pressione fiscale insostenibile e da una carenza cronica di liquidità, risultano ulteriormente indebolite anche per effetto dei fenomeni legati alla criminalità, alla contraffazione, all’abusivismo e, più in generale, a tutte le forme di illegalità diffuse nel sistema produttivo, commerciale e dei servizi.