Provincia di Vibo, il commissario scrive ai ministri per la mobilità del personale
Questo il testo delle lettere che il Commissario straordinario della Provincia di Vibo Valentia, Mario Ciclosi, ha inviato al Ministro della Giustizia Annamaria Cancellieri e al Ministro dell’Interno Angelino Alfano, per agevolare la mobilità del personale della Provincia di Vibo presso le strutture di competenza dei dicasteri diretti dai due autorevoli componenti del Governo e salvaguardare, così, tutti i posti di lavoro.
Sig. Ministro Cancellieri,
come certamente avrai avuto modo di apprendere, tanto nell’attuale quanto nel precedente incarico di governo, la situazione in cui versa la provincia di Vibo Valentia è obiettivamente delicata, contrassegnata com’è da consistenti fenomeni di disagio economico e sociale, dai quale trae purtroppo preziosissima linfa una criminalità particolarmente agguerrita e pervasiva.
Fondamentale, nel delineato scenario, è il ruolo che possono giocare le Istituzioni, tanto quelle statuali, quanto quelle riconducibili al mondo delle autonomie locali, al fine di fornire concrete, appropriate, risposte ad una crescente “domanda di legalità” che, seppur tra indubbie difficoltà, tende sempre più a farsi strada in seno ad una comunità – quella vibonese – che mostra comunque incoraggianti segnali di impegno e vitalità.
In tale ordine di idee, peraltro, sono già vigenti utili strumenti di collaborazione tra i diversi livelli di governo, tra i quali mi permetto di menzionare l’Accordo tra il Tribunale, la Procura della Repubblica e la Provincia di Vibo Valentia – siglato lo scorso 19 settembre nell’ambito del “Patto per la Calabria sicura” – in virtù del quale già oggi un contingente di dipendenti di questa Amministrazione provinciale, nella veste di “assegnato temporaneamente”, presta (apprezzato) servizio presso i summenzionati Uffici Giudiziari.
Poiché, peraltro, lo scorso 30 ottobre, a causa di insormontabili difficoltà economiche – cui pure si è cercato di porre rimedio nel corso degli oltre dieci mesi di gestione straordinaria dell’Ente – ho dovuto dichiarare lo stato di dissesto, mi trovo ora nella necessità di operare una ulteriore serie di interventi di risanamento – peraltro, normativamente ineludibili – che, tra l’altro, impongono forme di ridimensionamento dell’organico di questa Amministrazione provinciale.
Al riguardo, potrebbe soccorrere la normativa contenuta nel recente provvedimento sulla pubblica Amministrazione (D.L. n. 101/2013, convertito in legge n. 125/2013, artt. 2 e 3) che, anche con riguardo alle Province, agevola la mobilità tra diverse Amministrazioni del personale dichiarato in eccesso rispetto alle nuove piante organiche.
A tal proposito, facendo appello alla Tua comprovata attenzione e sensibilità tanto al rispetto ed al ripristino della legalità, quanto ai risvolti “sociali” delle situazioni sulle quali siamo chiamati ad operare, con la presente vengo a prospettarTi l’opportunità di sensibilizzare – con le modalità e nella misura che riterrai più efficaci – i competenti Organi centrali del Tuo Dicastero affinché rendano fattibile, sia in termini formali che sostanziali (attraverso un congruo stanziamento sui pertinenti capitoli di bilancio), l’effettivo svolgimento della richiesta procedura di mobilità.
In tal modo, i Vertici delle strutture giudiziarie sedenti nella Provincia di Vibo Valentia ed in quelle limitrofe saranno posti nella condizione di attivarsi affinché, nel rispetto delle summenzionate Intese e tenuto conto della situazione di organico deficitario in cui attualmente versano, possano consentire al loro interno un proficuo e “indolore” riassorbimento, almeno parziale (ma, mi auguro, nella misura la più ampia possibile!), delle eccedenze di personale che a breve si andranno a verificare presso questo Ente.
Mentre Ti ringrazio anticipatamente per quanto riterrai di fare per la soluzione di una questione alla quale non posso non annettere particolare importanza, colgo l’occasione per inviarTi".
"On.le Sig. Ministro Alfano,
a partire dallo scorso dicembre, a seguito di incarico conferitomi con d.P.R. del 10.12.2012, svolgo le funzioni di Commissario –straordinario dell’Amministrazione provinciale di Vibo Valentia, i cui Organi di governo sono stati sciolti a seguito delle dimissioni rassegnate dal Presidente della Provincia.
Nel corso dei quasi undici mesi di gestione sinora svolta ho profuso, assieme ai Sub-Commissari, il massimo impegno al fine di fronteggiare le precarie condizioni in cui versavano le finanze dell’Ente, frutto di anni di gestione scarsamente oculata delle risorse assegnate e di conclamata incapacità ad assumere sane e risolute determinazioni, rispettose della legalità, tanto in termini formali che – e soprattutto – sostanziali.
L’impegno messo in campo ha permesso di conseguire significativi risultati nell’ottica di una ormai imprescindibile “inversione di rotta”, ma non ha potuto tuttavia evitare – complici una serie di atteggiamenti dilatori che non hanno consentito appieno di incrementare il flusso delle entrate specifiche dell'Ente – di dover dichiarare lo stato di dissesto.
Spiacevoli, ma inevitabili, conseguenze stanno dunque per prodursi non solo per i creditori della Provincia, ma anche per il personale dipendente, il cui numero – invero già ridotto, per quanto possibile, sin dai primi mesi della gestione straordinaria – sarà a breve oggetto di ulteriore “rivisitazione” a seguito dell’adozione di una rinnovata pianta organica.
L’adozione del cennato atto, peraltro, impone il rispetto di parametri ben più restrittivi rispetto a quelli sinora tenuti presente, determinando correlativamente la necessità di individuare soluzioni che, pur nell’imprescindibile rispetto delle prescrizioni legislative,
possano in qualche modo ridurre l’impatto sui volumi occupazionali di un comprensorio – quello Vibonese – già pesantemente inciso dagli effetti di una difficile congiuntura economica e, per di più facilmente permeabile ad una criminalità notoriamente agguerrita e pervasiva
Soccorrono, fortunatamente, mirati strumenti normativi – da ultimo “rivisitati” dal decreto-legge n. 101/2013, convertito in legge n. 125/2013 – che consentono il ricorso a forme di mobilità agevolata tra differenti Amministrazioni, insistenti nel medesimo ambito regionale.
Con la presente, ben consapevole della Sua spiccata sensibilità tanto verso le tematiche volte al ripristino ed al mantenimento della legalità, quanto a quelle legate ai risvolti economici e sociali dei dolorosi provvedimenti che la normativa mi impone di adottare, sono dunque a chiederLe – nella misura e con le modalità che Ella riterrà più opportune – un autorevole interessamento presso gli Organi di Vertice del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, così da poter almeno in parte assorbire, presso le strutture amministrative del Corpo site nella Provincia di Vibo Valentia (od in quelle limitrofe), le unità di personale di quest’Ente che risulteranno in eccesso rispetto alla pianta organica di prossima adozione.
Nel ringraziarLa sin da ora per le iniziative che la S.V. On.le riterrà di adottare per mitigare gli effetti di scelte dolorose, ma purtroppo inevitabili a seguito dell’adozione della dichiarazione di dissesto, colgo l’occasione per rinnovarLe i sensi della mia più alta stima".