Lavoro: Cgia, nelle piccole imprese il 64,3% dei nuovi posti

Calabria Attualità

In dieci anni (2001-2011) le piccole imprese hanno creato più del doppio dei posti di lavoro delle grandi aziende: quasi 457.200 contro poco più di 212.600. Lo rivela la Cgia di Mestre che ha analizzato i Censimenti dell'Industria e dei Servizi, da cui emerge che il risultato ottenuto dalle medie aziende è molto contenuto: nel decennio preso in esame gli addetti nelle aziende tra i 50 e i 249 addetti sono aumentati di 41.354 unità. Dei 711.178 nuovi occupati totali registrati in questo decennio, il 64,3% ha trovato lavoro nelle piccole aziende con meno di 50 addetti, il 5,8% nelle medie ed il 29,9% nelle grandi.

A livello territoriale le regioni dove le piccole imprese si sono dimostrate piu' dinamiche sono state quelle del Centro-Sud: in termini percentuali le maggiori variazioni di crescita dell'occupazione si sono avute nel Lazio (+17,4%), in Calabria (+14,4%) ed in Sicilia (+14%). Seguono Trentino Alto Adige, Campania e Puglia. In fondo alla graduatoria, Frili Venezia Giulia (-5,4%), Piemonte (-2,4%) ed Emilia Romagna (-1,2%).

"L'importanza delle piccole imprese emerge in maniera evidente dalla lettura delle statistiche ufficiali - dichiara Giuseppe Bortolussi segretario della Cgia - le realtà con meno di 50 addetti costituiscono il 99,5% del totale delle aziende presenti in Italia e occupano oltre 11 milioni di addetti. Al netto dei lavoratori del pubblico impiego e dell'agricoltura, il 67% del totale degli addetti italiani presta servizio in una piccola o micro impresa. Stiamo parlando di aziende artigiane-commerciali, di piccole imprese e di attività guidate da liberi professionisti che non chiedono aiuti o prebende, ma una pressione fiscale e un peso della burocrazia in linea con la media europea e la possibilità di accedere con maggiore facilita' al credito".

"In questo momento così delicato - conclude Bortolussi - sostenere le piccole imprese vuol dire aiutare il Paese ad uscire dalla crisi economica e, soprattutto, creare le condizioni per ridurre la disoccupazione, visto che dalle statistiche emerge che sono le piccole realtà produttive a creare il maggior numero di posti di lavoro anche nelle aree più svantaggiate del Paese". (AGI)