Provincia Cosenza, Greco a Scopelliti: caro Presidente, prendi atto del fallimento del tuo mandato
Riceviamo e pubblichiamo lettera aperta del Presidente del Consiglio Provinciale di Cosenza, Orlandino Greco, al Presidente della Regione Calabria:
“Caro Presidente Scopelliti,
quattro anni fa, anche in virtù della nostra lunga conoscenza, ti scrissi una lettera di auguri per il tuo nuovo incarico. Ero convinto, pur non identificandomi nella tua parte politica, che grazie alle tue esperienze amministrative da sindaco di Reggio Calabria e da assessore regionale, tu avessi tutte le carte in regola per risollevare il destino di una terra da troppo tempo offesa da una classe politica che pur di far prevalere interessi personalistici, aveva lasciato sprofondare la Calabria in un baratro senza via d’uscita. Ho sperato, Presidente, che tu avessi la forza e la sensibilità politica necessarie per diventare il presidente di tutti i calabresi, fuori da ogni limitato schema partitico.
Ho auspicato, Presidente, che tu avessi la capacità di compiere quelle azioni politiche di grande impatto di cui necessita da tempo la Calabria. Oggi posso affermare, con l’amarezza tipica che accompagna una delusione o una valutazione sbagliata e con esigue possibilità di essere smentito, che per quattro anni sei stato più semplicemente il presidente dei partiti, anzi di un solo partito, il popolo delle libertà. E guarda, per spiegare quanto ciò sia vero non intendo filosofeggiare sui massimi sistemi tanto cari ai commentatori dei talk show che si affannano per districarsi tra i falchi e le colombe del tuo partito.
Per giudicare la qualità del tuo operato voglio invece utilizzare un criterio oggettivo, basandomi su alcuni dati che riguardano le condizioni in cui versa oggi la Calabria. La commissione europea ha certificato che la Calabria, in termini di competitività, è al 233° posto, lontana quindi anni luce dal resto d'Europa e in ritardo di almeno 20-25 anni. Così come anche lo Svimez, secondo il quale il pil calabro è il più esiguo d'Italia con 16.460 euro. Il divario con la regione più ricca, la Valle d’ Aosta, è di quasi 18mila euro. Il livello di disoccupazione giovanile in Calabria ha raggiunto il livello record del 65 % contro la media nazionale del 26,2%, ed europea del 17%.
Settori come la sanità, la giustizia e la gestione dei rifiuti sono al collasso tra ospedali chiusi, tribunali accorpati ed emergenze perenni. Si tratta di questioni reali, tangibili, che i cittadini calabresi sentono gravare sulle proprie spalle, ogni giorno. Come se ciò non bastasse, un’altra pagina, tra le più tristi del tuo mandato, è quella che è stata scritta nei giorni scorsi sui lavoratori socialmente utili e di pubblica utilità che hanno subito una vera e propria umiliazione, l’ennesima. Cinquemila persone rischiano di rimanere senza lavoro e la Regione non è in grado di fare alcun atto concreto che possa rassicurarle rispetto al loro futuro e oltretutto non garantisce la copertura economica necessaria al pagamento di tutte le mensilità pregresse.
Come a sugello di una beffa, altri segnali negativi e preoccupanti sul tema precariato sono arrivati anche dai vertici nazionali del pdl. Basti pensare a quanto dichiarato dal capogruppo alla camera Brunetta che da più tempo contesta apertamente il decreto D’Alia per la stabilizzazione di 120.000 precari. Tutto questo mi fa pensare, caro Presidente, che non solo non sei stato il Presidente di tutti i calabresi, non solo non sei stato il Presidente dei partiti, ma non sei stato nemmeno il Presidente di una parte politica.
Perché se fossi stato almeno il Presidente per il popolo delle libertà avresti portato sui tavoli Romani, dove il pdl rappresenta una forza di Governo, le tante questioni irrisolte che lasciano la Calabria annaspare in mezzo ad un oceano di disperazione, e non avresti avuto alcun timore a contestare apertamente chi, come l’onorevole Brunetta, discute di numeri dimenticando che dietro quelle cifre ci sono delle famiglie in difficoltà.
E allora caro Presidente, prendi atto del fallimento del tuo mandato elettorale, abbi almeno l’onestà intellettuale di riconoscere quanto sia stata limitata la capacità d’azione del tuo Governo Regionale, abbi almeno la sensibilità politica di essere chiaro con le 5000 famiglie calabresi che vivono con l’aspettativa di un futuro che non hai saputo difendere. Caro Presidente agisci in fretta, manca ancora un anno alla fine del mandato, e qualcosa da “spenderti” in campagna elettorale dovrai pure inventartela.”