Cosenza, convegno “Emergenza alimentare in Italia: condividiamo i bisogni dei più poveri”

Cosenza Attualità

Domani, giovedì 21 novembre, alle ore 18, presso il Cinema Teatro Italia “A. Tieri” di Cosenza, si terrà il convegno sul tema: “Emergenza alimentare in Italia: condividiamo i bisogni dei più poveri”. All’incontro, che sarà moderato dal giornalista Francesco Dinapoli, porteranno il loro saluto il presidente della Provincia di Cosenza, Mario Oliverio e l’assessore alle Politiche Sociali di Palazzo dei Bruzi, Manfredo Piazza. Previsti gli interventi del presidente del Banco Alimentare Calabria, Franco Falcone, del direttore regionale della Caritas, don Nino Pangallo e dell’assessore regionale al Bilancio, Giacomo Mancini. Concluderà l’incontro il presidente Nazionale della Fondazione Banco Alimentare Onlus, Andrea Giussani.

L’iniziativa è finalizzata alla presentazione della XVII Giornata Nazionale della Colletta Alimentare che si terrà in Calabria e in tutto il Paese sabato 30 novembre prossimo e nel corso della quale verranno raccolti davanti ai supermercati e agli ipermercati che hanno aderito all’iniziativa pasta, olio, alimenti per l’infanzia e scatolame (pesce, carne, legumi, pelati e sughi) per aiutare le oltre 8.800 strutture caritative che accolgono più di 1.800.000 poveri in Italia.

L’appuntamento gode dell’Alto Patronato della Presidenza della Repubblica e viene realizzato grazie alla collaborazione dell’Esercito Italiano e alla partecipazione di decine di migliaia di volontari aderenti all’Associazione Nazionale Alpini, alla Società San Vincenzo De Paoli e alla Compagnia delle Opere Sociali. Le ragioni di fondo di questo gesto di carità sono descritte in un testo, cosiddetto delle “dieci righe”, tratto dal discorso di Papa Francesco all’Udienza Generale del 5 giugno 2013 e pensate per favorire un dialogo con tutti coloro che a vario titolo partecipano alla Giornata Nazionale della Colletta Alimentare.

«La vita umana e la persona -ha detto in quell’occasione Papa Francesco- non sono più sentite come valore primario da rispettare e tutelare, specie se è povera […]. Il consumismo ci ha indotti ad abituarci al superfluo e allo spreco quotidiano di cibo, al quale talvolta non siamo più in grado di dare il giusto valore, che va ben al di là dei meri parametri economici. […] Invito tutti a riflettere sul problema della perdita e dello spreco del cibo per individuare vie e modi che, affrontando seriamente tale problematica, siano veicolo di solidarietà e di condivisione con i più bisognosi. […] quando il cibo viene condiviso in modo equo, con solidarietà, nessuno è privo del necessario, ogni comunità può andare incontro ai bisogni dei più poveri».