Blitz all’ospedale di Lamezia, Barbanti (M5S): “Organizzazione sanitaria all’anno zero!”
“Ormai nascondersi dietro a un dito non serve più: bisogna constatare amaramente che il livello degli ospedali della Calabria è assolutamente insufficiente.
Si tratta di una situazione intollerabile in una società civile dove il diritto alla salute dovrebbe essere garantito a tutti i cittadini, un condizionale purtroppo d’obbligo. - È quanto scrive in una nota stampa il deputato del Movimento 5 Stelle, Sebastiano Barbanti – A dimostrazione di ciò, venerdì scorso insieme ad una delegazione di attivisti del Meetup di Lamezia Terme, con l ’aggiunta di due ex paramedici del presidio sanitario, abbiamo effettuato una “ispezione a sorpresa” all’Ospedale civile di Lamezia Terme ma la sorpresa - enorme - l'abbiamo avuta noi quando ci siamo trovati davanti a degli scenari poco consoni per l'ospedale della terza città della Calabria.
Effettuando l’accesso al Presidio Ospedaliero attraverso il Pronto Soccorso, - scrive Barbanti - ci è immediatamente balzato agli occhi l’elevato numero di persone in attesa delle prime cure: malati abbandonati a se stessi con attese di svariate ore. Muovendoci per l? ??Ospedale, abbiamo visto che alcuni ascensori erano mal funzionanti, quando non rotti; i bagni, pur presentandosi decenti, presentavano sanitari obsoleti e prese della corrente scoperte e non a norma, ciò in assenza di docce!
Penosa la situazione delle attrezzature mediche: sedie a rotelle incerottate con palo porta flebo fissato ad essa tramite nastro adesivo; secchi posti in mezzo al corridoio a raccogliere le infiltrazioni di acqua cadenti dal soffitto.
Il reparto ? ??Malattie Infettive”, poi, si trova situato al V° piano della struttura, con tutti i disagi facilmente intuibili derivanti da tale collocazione : un reparto dedicato a patologie del genere dovrebbe essere situato in una zona dell’Ospedale ben delimitata. Ma, cosa ancora pi ù grave, è l’assenza, in tale reparto, di una zona dove collocare i pazienti che devono stare isolati a causa della peculiarità della malattia infettiva.
Proseguendo il giro, ci siamo accorti che le pareti di molti reparti sono state recentemente rintonacate; inoltre, secondo quanto riportatoci da alcuni dipendenti dell’istituto, il piano finanziario dell ’ospedale ha visto la previsione di significativi stanziamenti per effettuare lavori all’interno dell’obitorio, lavori mai terminati.
Alcuni ex dipendenti dell’ospedale ci hanno inoltre riferito che negli ultimi tempi il personale dell’Ospedale è stato praticamente ridotto all’osso.
Occorre dire che la nostra “ispezione” è stata limitata, non avendo avuto l'opportunità - non per mancanza nostra - di chiedere informazioni sugli aspetti logistici e organizzativi ai dirigenti degli uffici amministrativi e dei vari reparti.
Bisogna intervenire in modo drastico, con una profonda e radicale riorganizzazione che metta il cittadino al centro del servizio. Con la scusa del Piano di rientro, il governatore Scopelliti sta operando tagli a presidi che per loro natura dovrebbero essere fiore all’occhiello della nostra sanità, per motivi dettati da un sospetto ridisegno della geografia della sanità calabrese.
Basterebbe davvero poco - conclude Barbanti - per dare all'ospedale di Lamezia Terme quel ruolo che gli compete nella sanità regionale. E invece, se da una parte si spendono soldi in ristrutturazioni infinite, dall'altra si pensa a ridurre la sua importanza nel territorio. La terza città della Calabria non merita di essere trattata in questo modo per mero opportunismo politico e non può sottostare a una logica del risparmio che nasconde, invece, solo becere strategie clientelari.
Torneremo al più presto all’Ospedale di Lamezia Terme per approfondire questi aspetti e vedremo di ampliare il nostro tour per i nosocomi calabresi, luogo di quotidiana via crucis per tutti noi cittadini.”