Lsu-lpu, M5S Cosenza: “Squallida manovra della Regione. I soldi dei disabili usati per il consenso politico”

Cosenza Politica

“ Siamo tutti d’accordo, in materia economica, e in periodo di crisi soprattutto, occorrono soluzioni rapide ed efficaci; e siamo ancora tutti d'accordo che in quanto a movimentare il bilancio regionale i nostri amministratori calabresi hanno più volte dimostrato grande destrezza. - Si legge in una nota del Movimento 5 Stelle di Cosenza - La settimana scorsa questa mirabile capacità è tornata utile ai nostri, a onor del vero, questa volta non si tratta di spese folli e rimborsi illegittimi, ma di una variazione di bilancio volta a coprire gli stipendi dei precari Lsu ed Lpu della nostra regione. Fin qui parrebbe un'operazione ammirevole e ad alto impatto sociale, che risponde con rapidità ed efficacia alle legittime proteste dei lavoratori.

Invece per non perdere i benefici che alcuni consiglieri regionali (e lo stesso presidente Scopelliti ) traggono dall’ormai ventennale sfruttamento dei 5267 lavoratori precari Lsu ed Lpu ai fini del consenso elettorale, si è pensato di spostare i fondi per pagare le ultime 2 mensilità , che giustamente i lavoratori attendono, da un altro capitolo di spesa. Ma quale sarà questo capitolo di spesa? Sicuramente uno la cui priorità sia inferiore a quella urgente dei lavoratori? Senza voler polemizzare sulla rapidità con cui gli amministratori comunali hanno ben pensato di prendersi i meriti della copertura finanziaria, è invece proprio sulla provenienza di quest'ultima che vogliamo riflettere: la variazione di bilancio ha riguardato 5 milioni e mezzo di euro che sono stati dirottati dai fondi per i disabili. – Prosegue la nota - In buona sostanza, i fondi miracolosamente trovati per i precari sono gli stessi che la legge 19 del 2 maggio 2013 destinava ai disabili e alle fasci deboli. Ebbene si, il nostro Consiglio regionale ha svuotato il fondo per le politiche sociali, elaborando quindi una soluzione a danno di chi è già fortemente in difficoltà, specie in tempo di crisi. È così che inaspettatamente le ostentate abilità da prestigiatori applicate al bilancio calabrese svaniscono. Abitualmente diciamo “di necessità virtù”, ma ciò vale forse solo quando si tratta di coprire le spese private, come i gratta e vinci, i viaggi, la lap dance (senza le quali probabilmente oggi la copertura finanziaria ci sarebbe).

Proprio ieri è stata depositata dal cittadino al Senato Francesco Molinari e dal cittadino alla Camera Sebastiano Barbanti (e da altri attivisti di Catanzaro), un esposto alla Procura in merito alla richiesta di referendum relativamente all'abrogazione, sin dalla attuale legislatura, del vitalizio spettante ai Consiglieri Regionali , dichiarato inammissibile dalla Regione Calabria .

Noi non accettiamo espedienti che tocchino sempre le fasce più deboli a vantaggio dei soliti privilegiati, crediamo in soluzioni drastiche e definitive atte a risistemare quel divario sociale che questa classe dirigente vergognosa vuole accentuare ancora di più.

Non è affatto necessario innescare una guerra tra poveri per trovare soluzioni rapide ed efficaci, né tanto meno operare magheggi o beffe alle spalle dei cittadini. – Conclude la nota - Piuttosto ripartire dai tagli ai costi della politica e alle spese inutili, ma questa classe dirigente è evidentemente più avvezza ai giochi di prestigio che a miracolosi aneliti di lealtà.”