Greco, legge di stabilità: i parlamentari calabresi non piangano sul latte versato
“E’ incomprensibile che alcuni parlamentari calabresi del Partito Democratico si lamentino dei contenuti della legge di stabilità appena approvata in senato. Sembra quasi esistano due PD in parlamento, il primo guidato dal presidente del Consiglio Letta che sceglie e agisce (spesso male), il secondo eterodiretto da Renzi che ha come unico obiettivo quello di rinnegare tutte le decisioni intraprese dal Governo.” A dichiararlo è il presidente del Consiglio provinciale di Cosenza Orlandino Greco. “I parlamentari guidati da Renzi, invece di innalzare un muro di contrasto all’esecutivo e giudicarlo come negativo a tutti i costi, dovrebbero usare il loro potere contrattuale per ottenere dal Governo quei provvedimenti che ritengono indispensabili per il bene del Paese. In questo particolare momento della vita politica italiana, con i numeri risibili della maggioranza al Senato a causa del passaggio di Forza Italia all’opposizione, con il Partito Democratico alle prese con un congresso di “lunghi coltelli”, e il Movimento 5 stelle che gongola delle disgrazie altrui, i problemi reali dei cittadini sono scomparsi dal dibattito pubblico.
Così passa inosservato che nella legge di stabilità non è stato fatto nulla per garantire ai 5000 lpu-lsu calabresi la stabilizzazione che attendono da anni, così come nulla è stato fatto per le gravi condizioni in cui versa il nostro territorio a causa del dissesto idrogeologico e per le piccole e medie imprese ormai al collasso. Intanto qualche parlamentare calabrese, invece di presentare proposte emendative supportate da battaglie politiche concrete, coglie la palla al balzo per contestare l’operato del Governo, come se l’approvazione della legge di stabilità non li riguardasse. In tutto questo, mentre Forza Italia ha chiarito la propria posizione uscendo ufficialmente dalla maggioranza, non si capisce quali siano le intenzioni dei renziani. Se il loro obiettivo è garantire la “stabilità” del Paese sostenendo Letta, o piuttosto iniziare la campagna elettorale per sponsorizzare il sindaco di Firenze. Serve a poco una nota stampa per annunciare cosa avrebbero voluto nella legge di stabilità. A chi occupa i più alti scranni del potere, oltretutto in un partito di maggioranza, non è consentito tergiversare su opportunità o occasioni perdute. Serve l’azione. Sarebbe allora il caso di battersi con determinazione, serietà e senza strumentalizzazioni utilitaristiche, per quelle 5000 famiglie che attendono risposte e non sopportano più i tanti pianti di coccodrillo dei parlamentari calabresi fatalmente determinanti per la tenuta del Governo.”