Greco, primarie Pd: la speranza è che si discuta del futuro della Calabria

Cosenza Politica

“Le primarie del Partito Democratico per l’elezione del Segretario regionale sono un importante segnale per la democrazia del nostro Paese, in un momento di grande sfiducia dei cittadini nei confronti della politica.” A dichiararlo è il presidente del Consiglio provinciale di Cosenza Orlandino Greco.

È importante che i partiti tornino ad interrogarsi sui desideri e sui bisogni dei cittadini, ridando il giusto valore alla rappresentanza politica. In tal senso le primarie possono essere un esempio da seguire, purché esse non si tramutino nell’ennesima guerra tra correnti fine a sé stessa. Già in passato, infatti, le primarie hanno finito per essere uno strumento per regolare “conti” politici sospesi da tempo. Oggi la Calabria ha bisogno di risposte concrete.

La speranza è che i quattro candidati alla segreteria facciano chiarezza su quali saranno le priorità dell’agenda del Partito Democratico in vista delle elezioni regionali. Come intenderanno affrontare i problemi sanità e rifiuti, quali provvedimenti per risolvere la questione dei precari calabresi, quali misure per incentivare maggiori investimenti nella nostra terra e incrementare l’occupazione, quali decisioni per salvare le piccole e medie imprese al collasso.

E cosa pensano del ruolo delle Province, che nei prossimi giorni rischiano di essere spazzate via con un ddl palesemente incostituzionale, che causerà aumenti della spesa pubblica e un grave caos istituzionale. I quattro candidati dicano ai cittadini calabresi se avranno la forza per non lasciarsi guidare nelle decisioni politiche dalla demagogia e dalle direttive romane di partito, dicano se avranno la giusta motivazione per tornare ad incontrare le comunità.

A poco serve un Segretario democraticamente eletto in Calabria che esegue gli ordini centralisti dei tavoli romani. La Calabria ha bisogno di politici che conoscano e affrontino con determinazione le intricate vicende che hanno reso la nostra Regione la più povera d’Italia. Auguro ai quattro candidati una corsa leale verso la segreteria del loro partito, con la speranza che in questa campagna elettorale si parli più della Calabria e meno delle dinamiche correntizie.”