Regione: Salerno su precari e risorse
“La drammatica vicenda occupazionale - ed anche esistenziale – che riguarda i lavoratori precari calabresi si trascina ormai da tantissimo tempo ed è argomento la cui delicatezza impone a tutti i protagonisti della vita pubblica, politica ed amministrativa di questa Regione un alto senso di responsabilità e comportamenti che siano ben distanti anche dal semplice tentativo di strumentalizzazione a fini di consenso. - Afferma in una nota l’Assessore regionale al Lavoro, Formazione professionale e Politiche sociali Nazzareno Salerno - Abbiamo infatti percorso alcuni importanti passi nella giusta direzione e lo abbiamo fatto in un momento nel quale le risorse sono estremamente esigue ed in costante diminuzione; tutti sanno bene che quello relativo ai precari è un problema complesso fondato peraltro su due diversi aspetti, il primo riguarda una dimensione propriamente finanziaria, il secondo l’operatività di quelle leggi nazionali che di fatto stabiliscono limiti precisi al percorso di stabilizzazione. Intanto il primo aspetto.
Aver ottenuto nella Legge di Stabilità – in questo momento particolare – la possibilità di attingere ad un fondo nazionale di 110 milioni di euro è un dato oggettivo ed incontestabile che porta con se due elementi significativi, la chiusura della partita per il 2013 e la proroga dei progetti per l'anno 2014. – Prosegue la nota - Con uno sforzo significativo – per nulla scontato ed affatto semplice – la Regione Calabria sul tema delle risorse ha adempiuto ed adempirà ai propri doveri.
Il secondo aspetto riguarda il definitivo percorso di stabilizzazione ed in questo caso entrano in gioco fattori di ordine legislativo; naturalmente l’aver ostinatamente voluto un tavolo tecnico a Roma significa anche questo e cioè affrontare il problema in un duplice prospettiva, economica per ciò che attiene alle risorse, legislativa per quanto riguarda la rimozione di tutti quegli impedimenti che oggi non consentono processi di stabilizzazione definitiva.
E siccome la vicenda in se è vergognosa perché palesa l’atteggiamento di uno Stato che gode del contributo e dell’impegno di tanti lavoratori ma allo stesso tempo non riconosce loro diritti elementari e prospettive certe, l’auspicio che faccio – nella mia qualità di assessore regionale al Lavoro – è che su questa vicenda l’atteggiamento della Calabria e della sua rappresentanza sia il più concorde possibile per ottenere pienamente il risultato per il quale stiamo lavorando.
E cioè garantire ai lavoratori precari - nell’immediato - il dovuto economico e - nel minor tempo possibile - una stabilità che dia finalmente loro quella serenità cui hanno incontestabilmente diritto. – Conclude la nota - Quanto poi ad alcune sgangherate riflessioni del Movimento Cinquestelle non intendo addentrarmi nella perversa e populistica logica dello spalare e diffondere fango a tutti i costi; riconosco che è una tecnica che ha riscosso successo elettorale ma questo non vuol dire che in quelle considerazioni vi siano contenuti o proposte.”