Provincia di Catanzaro: approvato il bilancio di previsione 2013
Il Commissario Straordinario della Provincia di Catanzaro Wanda Ferro ha approvato il bilancio di previsione 2013 e pluriennale 2013/2015 di Palazzo di Vetro. Come per la quasi totalità degli enti locali nazionali si è giunti all’approvazione dello strumento di programmazione in forte ritardo rispetto agli anni precedenti e comunque nel rispetto del termine ultimo fissato al 30 novembre.
Il ritardo è stato determinato dall’incertezza dei tagli applicati sui trasferimenti statali che sono stati determinati e pubblicati soltanto nei giorni scorsi. La quantità dei tagli non ha certo riservato buone notizie alla Provincia, specie per quella riduzione relativa al DL 95/2012, la cosiddetta “Spending review” che ha segnato un meno 14 milioni di euro, rispetto agli otto milioni dell’anno precedente.
Impossibile, dunque, prevedere risorse necessarie a portare avanti una programmazione coerente con le necessità del territorio, e si può affermare che aver mantenuto gli standard ottimali sulle funzioni primarie dell’Ente sia stato un vero e proprio miracolo. Andando a leggere le cifre del bilancio ci si accorge che il maggior risparmio si è avuto sul costo complessivo del personale, per quasi 2 milioni e mezzo di euro, ma molte risorse sono state recuperate con una spending review interna che ha previsto una generale razionalizzazione delle spese.
Sono state ridotte le spese relative ai consumi per le utenze, ulteriormente abbattuti i fitti passivi, ridotti ai minimi termini i costi per acquisto di beni e di servizi, le spese per autoparco e carburanti, per i buoni pasto, le missioni e l’acquisto di pubblicazioni e giornali. Un risparmio deriva anche dalla decadenza della Giunta e del Consiglio Provinciale, ed una delle voci di entrata che hanno consentito di chiudere il cerchio del bilancio attiene alle azioni di recupero derivanti dalla relazione ispettiva del MEF: in pochi mesi del 2013 il bilancio registra entrate per oltre 300mila euro dal fondo del personale e dalle disposizioni degli stessi dipendenti di restituzione delle somme percepite.
Ad incidere sul bilancio anche l’implementazione del fondo svalutazione crediti, mente un risparmio considerevole deriva dal sostanziale azzeramento degli interventi relativi alla cultura, allo spettacolo, allo sport, al turismo ed al tempo libero, con una negativa ricaduta sui comuni e sulle tante associazioni operanti sul territorio. Il Commissario Wanda Ferro aggiunge: “Un bilancio con il quale abbiamo dovuto prioritariamente puntare alle nostre funzioni primarie, scuole e strade, mentre in merito alle funzioni delegate dalla Regione ancora una volta dobbiamo registrare l’ormai atavica insufficienza dei fondi ed occorreranno, per il futuro, iniziative ancora più forti.
I tagli operati a livello centrale di fatto riducono al minimo le nostre possibilità di programmazione, quindi la scelta operata è quella di pensare alla tutela ed alla salvaguardia di strutture ed infrastrutture. Dispiace dover rilevare un taglio così drastico alle iniziative sociali e culturali perché personalmente ho sempre creduto nella valenza di tali settori come ascensore sociale ed una comunità deve lottare per allontanare lo spettro di un imbarbarimento collettivo.
Quello che siamo riusciti a proporre è frutto di fondi comunitari ma non è certo sufficiente. Non dobbiamo dimenticare che i tagli alle risorse incidono negativamente sulle attività dei comuni e sulle tante associazioni culturali e di volontariato che oltre a svolgere una funzione essenziale e meritoria per la crescita del territorio producono anche un certo indotto economico ed occupazionale che in una terra disgraziata come la nostra serve alle famiglie, e soprattutto ai più giovani, per tenere accesa la speranza in un futuro migliore.”