Castrovillari, al castello mostra sulla marina militare

Cosenza Attualità

E’ la prima volta che una mostra del genere, non istituzionale, viene allestita in città all’interno di complesso monumentale di pregevole valore storico per farla conoscere al pubblico.

In esposizione nel Castello Aragonese di Castrovillari si potranno ammirare circa 180 Crest (riproduzioni realizzata in ottone, bronzo o comunque metallo, dello stemma araldico di un reparto militare, o di una unità militare, posto su una targa in legno a forma di scudo che viene utilizzato come ricordo) della Marina Militare (Navi, Scuole, Enti della stessa Marina e dei Gruppi dell’Associazione Nazionale). Inoltre in bella vista ci saranno anche: modellini di navi e di velieri, uniformi sempre della Marina Militare e d’epoca, poster di navi e di sommergibili, il Gran pavese di bandiere utilizzato dalle Unità in porto durante le ricorrenze importanti e negli scali esteri, nonché una copia del primo Tricolore oltre a libri vari, sempre sul tema del mare, ed altri oggetti e cimeli marinareschi.

La mostra, con ingresso gratuito, resterà aperta al pubblico da martedì 3 a domenica 8 dicembre compresa secondo questi orari d’ingresso: dal 3 al 7 si potrà accedere dalle ore 10 alle ore 12,30 e dalle 16,30 alle ore 19,30, mentre domenica 8 , ultimo giorno, le visite sono previste dalle ore 10 sino alle ore 21.

Il convegno, in programma lunedì 2 dicembre, in occasione dell’inaugurazione, approfondirà vari argomenti inerenti i crest, il mare, le divise, i gradi della Marina Militare ed altro che la caratterizzano.

Il tutto, organizzato dall’Associazione nazionale Marinai D’Italia - Gruppo “Vincenzo Guaglioni “ di Cosenza, si terrà con il patrocino del Comune e della Provincia di Cosenza.

Il convegno, in particolare, prevede alle ore 10 l’arrivo delle autorità nell’area antistante il Castello, per iniziare subito dopo con i saluti del Sindaco, Domenico Lo Polito, e del Comandante della Capitaneria di Porto di Corigliano Calabro, Capitano di Fregata, Antonio D’Amore.

Le relazioni, invece saranno curate da Michele Tocci, castrovillarese doc (ex sottoufficiale della Marina e tecnico civile di macchine a vapore, oggi in pensione), ideatore della mostra e membro appassionato dell’Associazione Nazionale Marinai d’Italia nonché dagli iscritti allo stesso sodalizio : il Comandante Giovanni Santoro, che tratterà il tema dei crest (emblema, costituito da una base in legno sulla quale è applicata una formella metallica che riproduce la sagoma della nave e il relativo motto che accompagna l’intera vita operativa dell’unità) nella tradizione marinara, e il Cavalier Armando Tocci che illustrerà tali stemmi nelle navi da guerra. L’iniziativa verrà moderata dall’agente della Polilizia Locale, Pasquale Pandolfi. Presenti, naturalmente, tanti invitati, scolaresche, e molti aderenti all’Associazione Nazionale Marinai d’Italia.

“Tradizioni, mitologia e storia marinare, legate ad ogni crest che rappresentano da sempre, come in questo caso lo saranno- sostiene Michele Tocci creatore dell’appuntamento ancorato nel capoluogo del Pollino-, motivo d’incontro, di scambi e di confronto, anche tra i cultori di questo tipo di collezionismo, diverranno ancor più attrattori di curiosità e di voglia di saperne di più da parte dei visitatori.“

“Questo primo appuntamento pubblico, così, alla scoperta della Marina Militare e della tradizione dei crest, che è poi il titolo della mostra – convegno per conoscere meglio una realtà ricca e varia di fatti della nostra storia, di grandi dedizioni per l’Arma della Marina, e di uomini con una spiccata passione per il mare- ricorda il Sindaco Lo Polito in una dichiarazione alla stampa per sottolineare e m otivare l’evento di cui anche l’Amministrazione comunale si è fatta strumento per patrocinarla promuoverla- ribadisce ed afferma l’interesse di questa città a legare, anche , rapporti di collaborazioni con queste specificità nazionali, e con quanti sono portatori di valori testimoniali per l’attaccamento alle loro scelte che li connotano e li definiscono continuamente entusiasti per ciò che hanno vissuto e si sono prodigati. Una peculiarità- aggiunge Lo Polito – che le aree interne non possono non disconoscere, perchè facenti parte di quel patrimonio della Difesa nazionale, ricco di professionalità e riferimento di sicurezza e di vigilanza per le coste. Un fatto che oggi vuol dire ancora di più, per ciò che avviene nel Mediterraneo, a servizio delle popolazioni e di quanti, come lo sono i profughi, si avvicinano ai nostri lidi in “balia delle onde” e dei loro destini.”