Sel: secondo congresso provinciale a Cosenza

Cosenza Politica

Si è tenuto sabato a Cosenza, presso l’auditorium A. Guarasci, il secondo Congresso provinciale di SEL: #Osarelasperanza. Nel corso dell’assise i congressisti hanno eletto gli organismi provinciali, i delegati regionali e quelli nazionali.

"L’Assemblea provinciale risulta - informa una nota - composta da 75 membri di cui il 40% è donna. Sono stati altresì eletti i 43 delegati (di cui il 40% donna) al congresso regionale, in programma l’11 e il 12 gennaio 2014, che costituiscono circa l’85% dei delegati calabresi. Inoltre sono stati eletti i 13 delegati nazionali (sempre nel rispetto del 40% di genere) al Congresso nazionale in programma il 24, 25 e 26 gennaio 2014 a Riccione.

È stata istituita, tra l’altro, una direzione provinciale che sarà composta da 35 membri, il cui compito sarà la cura dei vari settori della vita sociale della provincia cosentina, con particolare attenzione alle tematiche del lavoro e della sanità.

Al termine dibattito si è riunita l’assemblea provinciale il cui Presidente, Ferdinando Pignataro, ha proposto l’elezione a coordinatore provinciale di Mario Melfi e del tesoriere Bruno Pascuzzo, votati all’unanimità per alzata di mano. Melfi si è riservato di indicare, subito dopo il congresso regionale, la nuova segreteria che sarà composta, con ogni probabilità, da 9 membri.

Il dibattito presieduto da Eva Catizone, della presidenza nazionale di Sel, è stato ricco e partecipato. Hanno portato i saluti Luigi Guglielmelli (segretario provinciale del PD), Mario Caligiuri (segretario regionale d’IdV), Franco de Rose (Presidente CnA), Sergio Fiorentino (Segretario regionale del movimento “In lotta per il lavoro”), Marco Marchese (responsabile dell’associazione “Certi Diritti Calabria”), e Infusino (Associazione nazionale Amianto).

Il dibattito, lungo ed articolato, è stato concluso da Ferdinando Aiello, che ha esposto i problemi principali che la deputazione di SEL sta affrontando, dalla legge sul patto stabilità, che si ritiene ingiusta ed iniqua, soprattutto per il Mezzogiorno, alla stabilizzazione dei lavoratori socialmente utili e di pubblica utilità.

Non è mancato un accenno alle prossime elezioni europee e regionali, dove SEL continuerà a perseguire il disegno di una sinistra forte, coesa e questa volta di governo."