Lavoro: precari, presidio dei sindacati davanti alle prefetture

Calabria Attualità

Nidil Cgil, Felsa Cisl e UilTemp@ con delegazioni dei lavoratori lsu e lpu, ex art. 7 e legge 15, presidieranno nella giornata di mercoledì 4 dicembre le prefetture di Reggio, Cosenza e Vibo, per segnalare al Governo il permanere dello stato di agitazione dei lavoratori che sta accompagnando l'iter parlamentare di approvazione della legge di stabilità. "Governo e Regione - si legge in una nota - devono dare segnali concreti di voler giungere alla contrattualizzazione ed allo svuotamento del bacino del precariato storico istituzionalizzato calabrese, in un percorso che pure nella gradualità necessaria sia definito con modalità e tempi certi, concordato e condiviso con il sindacato. Non è più tempo di attese e rinvii ma di risposte concrete.

Il rischio e di lasciare spazio ad azioni demagogiche e strumentali da parte di talune sigle che pensano di poter sopperire alla mancanza di rappresentatività aderendo a fantomatiche assemblee permanenti convocate dai lavoratori. Siamo seri, non servono espedienti e trucchi da saltimbanco, ma serietà responsabilità e rappresentatività ". Le categorie dei sindacati confederali Cgil Cisl e Uil "hanno convocato assemblee, indetto scioperi e manifestazioni alle quali hanno aderito migliaia di lavoratori; insieme ai lavoratori sono state elaborate e portate avanti soluzioni , rappresentate e ben note al tavolo governativo del 6 novembre anche con la partecipazione diretta dei lavoratori presenti nella delegazione trattante, e tenuti i rapporti con delegazioni parlamentari. Questo serve a questa vertenza: partecipazione, lotta, e proposte condivise con i lavoratori. Non chiacchiere, non demagogia, non millantazioni. I dati parlano da soli, alcune sigle sindacali autonome hanno percentuali di iscrizioni cosi basse da figurare solo sotto la voce 'altri'.

La rappresentatività deve essere certificata, non urlata e millantata. Continuare la lotta, portare avanti la vertenza unitariamente come categorie espressione di Cgil Cisl e Uil è quello che i lavoratori ci chiedono e rafforzano con il consenso che esprimono attraverso l'iscrizione e la partecipazione, ed è quello che faremo, consapevoli delle difficoltà ma determinati a proseguire. Puntare alla stabilizzazione e allo svuotamento del bacino resta l'obiettivo primario, ma anche, come si sta facendo in questi giorni, pressare la Regione affinché mantenga gli impegni presi il 12 novembre, a seguito dello sciopero indetto da Cgil Cisl Uil e Ugl, e proceda ai pagamenti delle spettanze ai lavoratori che non possono essere ulteriormente penalizzati".