Maltempo: Rossano limita i disagi, danni solo in agricoltura
Ciclone Nettuno, la struttura urbana di Rossano ha retto ottimamente agli straordinari eventi atmosferici che hanno colpito l’intera Calabria e in particolare la costa ionica. L’intensa opera di prevenzione avviata nei mesi scorsi e l’efficienza della macchina operativa comunale e della Protezione civile hanno evitato i numerosi disagi che, purtroppo, si sono verificate in altre aree della regione.
"Certo, rimangono gli ingenti danni subiti dall’intero comparto agricolo e zootecnico, a causa delle piogge e per le quali l’Amministrazione comunale ha già chiesto il riconoscimento dello stato di calamità naturale. Nel frattempo, nel solco di una costante e necessaria attività precauzionale, il Sindaco Antoniotti ha emesso un’ordinanza per la manutenzione di tutti i fossi di scolo presenti sul territorio comunale.
Abbiamo lavorato bene ed in modo sinergico – dichiara il Primo Cittadino – per affrontare e superare nel migliore dei modi questa lunga allerta meteo che ha visto impegnati, su più fronti, amministratori, dirigenti, polizia municipale, operai della manutenzione e imprese private, per limitare disagi alla popolazione. Grazie a Dio, ci siamo riusciti! A parte qualche caso isolato, subito attenzionato, il complesso urbano, dallo Scalo al Centro storico passando per le contrade, ha retto in modo eccellente.
La decisione di chiudere le scuole cittadine, lo scorso lunedì, è stata adottata in quanto avevamo necessità di effettuare dei sopralluoghi in tutte le strutture per sincerarci che non avessero subito danni. Una volta avute rassicurazioni da parte dei tecnici sulla buona resa degli stabili ho provveduto alla riapertura degli istituti. L’intero sistema artificiale di inalveazione delle acque piovane, ampliato di recente con i lavori di canalizzazione a Tornice e Sant’Angelo, ha retto bene.
Qualche problema – aggiunge Antoniotti - si è verificato, come prevedibile, nelle zone marine e nelle aree agricole, dove si sono registrati degli allegamenti, dovuti perlopiù ad una pessima manutenzione dei fossi di scolo che insistono nelle aree private. Nelle ore dell’emergenza abbiamo provveduto ad aprire le foci a mare di tutti i rivi naturali. Ma così come emerso durante l’ultimo “flash flood” di sabato 14 novembre scorso, abbiamo registrato che molti di essi, soprattutto nei tratti ricadenti in terreni agricoli, sono stati soffocati, non permettendo il naturale deflusso delle acque e causando, quindi, gli allagamenti dei terreni.
Una pessima pratica che, purtroppo, si è alimentata negli anni e alla quale abbiamo posto freno. Stamani (mercoledì 4 dicembre) – annuncia il Sindaco Antoniotti – ho provveduto ad emettere apposita ordinanza, contingibile e urgente, che impone a tutti i proprietari di terreni, fruitori dei fossi di scolo, di provvedere, nell’arco dei prossimi trenta giorni, alla loro manutenzione garantendo il loro stato originale. Allo stesso tempo ho chiesto agli uffici di avviare, con il supporto di un’equipe di specialisti, una mappatura di tutti i canali.
L’ordinanza sindacale impone, tra l’altro, ai conduttori dei fossi di eseguire, a proprie spese, la pulizia e la manutenzione delle rive al bordo delle pareti dei canali nonché il loro ripristino in caso di eliminazione e/o deviazione. Ancora, di asportare il materiale fangoso o putrescibile e quanto altro disturbi lo scolo delle acque e possa dar luogo a ristagni e fatti putrefattivi; oltre che a spurgare i fossi di scolo tra le private proprietà, rendendoli di idonea capacità, in modo da lasciare scorrere liberamente le acque sia sorgive che piovane.
Si avverte che coloro i quali non ottemperino alla presente ordinanza saranno assoggettati alle sanzioni penali e amministrative. Nel caso di inadempienza sarà disposta l’esecuzione d’ufficio dei lavori ritenuti necessari per la pubblica incolumità, con spese a carico dei proprietari inadempienti."