Musica: l’orchesta “La Verdi Barocca” incanta Lamezia Terme
Non poteva concludere meglio l'AMAutunno Festival: l'Orchestra LaVerdi Barocca magistralmente diretta da Ruben Jais si è esibita al Politeama di Lamezia Terme. La compagine milanese, invitata da Ama Calabria grazie alla sua adesione al progetto di circolazione musicale promosso dal Cidim con la collaborazione della Fondazione Cariplo, ha tenuto destissima l'attenzione dell'attento e qualificato pubblico presente in un programma dedicato alla forma del concerto con alcuni fra i piu' grandi capolavori di J.S. Bach. A. Vivaldi e A. Corelli.
Il concerto è iniziato con una stupenda interpretazione del concerto brandeburghese n. 5 di J.S. Bach dove si è distinto il clavicembalista Davide Pozzi apprezzato soprattutto nella cadenza. E' seguito il Concerto per vl solo e archi "Il Grosso Mogul di Vivaldi" che, come è noto, è uno dei più belli della serie dei quattro dedicata alle nazioni da parte del prete rosso. Il riecheggiare delle melodie orientali del secondo movimento e le arditezze virtuosistiche del primo e terzo movimento sono state esaltate da Gianfranco Ricci spalla dell'orchestra che è stato particolarmente apprezzato così come il violoncellista Marcello Scannelli solista del concerto in Do minore, sempre di Vivaldi, che ha iniziato la seconda parte del concerto.
E' seguito il concerto grosso op. 8 Fatto per la notte di Natale di Arcangelo Corelli con la tipica melodia pastorale finale da cui ha preso il nome. Il concerto si e' concluso con una entusiasmante interpretazione del terzo Concerto Brandeburghese di J.S. Bach. Tutti i componenti dell'orchestra, non solo professori, ma autentici solisti, che hanno suonato con strumenti originali o copie di originali, sono stati guidati con mano sicura e felice da Ruben Jais la cui concertazione si è rivelata attenta nella metrica e profondamente rispettosa dell'assetto formale del repertorio proposto con uno spettro dinamico declinato in tante sfaccettature che hanno letteralmente impressionato.
Al termine del concerto, alle ripetute chiamate, il direttore, di cui è stata molto apprezzata l'illustrazione dei brani, ha ringraziato con un bis bachiano: l'aria sulla quarta corda. (AGI)