Protesta tir: da domani notte rischio blocchi, Governo preoccupato
Scatterà dalla mezzanotte di domani la ‘rivolta’ dei tir sulla strade di tutta Italia con il rischio di paralizzare il Paese. Il fermo, confermato solo da alcune sigle minoritarie e che è stato revocato in Sicilia, durerà fino a venerdì ma il timore è che la protesta possa bloccare tutto lo Stivale così come è avvenuto due anni fa. Il governo non nasconde una certa preoccupazione sia per i contraccolpi al sistema produttivo che per i problemi di sicurezza che potranno derivare dai blocchi delle strade.
"Ritengo sia doveroso chiarire che lunedì 9 dicembre non è un fermo del settore dell'autotrasporto - ha sottolineato in una nota il sottosegretario di stato con delega all'autotrasporto, Rocco Girlanda - ma solo di alcuni che aderiscono a movimenti di protesta concomitanti con altre categorie che hanno in animo forme di dissenso eclatanti a livello nazionale e che stanno assumendo in questi giorni preoccupanti toni di carattere 'rivoluzionario', dal quale si discostano tutte le maggiori associazioni dei vettori".
A confermare il fermo il movimento dei Forconi, Life, Comitati Riuniti Agricoli, Movimento autonomo autotrasportatori, Aitras, Fiap-Traportounito a cui si sono uniti i Co.sp.a (Cobas latte)e i C.r.a. Gli autotrasportatori lamentano il mancato mantenimento degli impegni assunti dal governo e puntano il dito contro la legge di stabilità in cui sono state introdotte disposizioni per l'autotrasporto che non garantiscono soluzioni ai problemi del settore.
"L'Italia si ferma, ci hanno accompagnati alla fame, hanno distrutto l'identità di un paese, hanno annientato il futuro di intere generazioni", si legge in un volantino delle sigle promotrici in cui si afferma che "ribellarsi è un dovere 'quando un governo non fa ciò che vuole il popolo, va cacciato anche con mazze e pietre’".
Sono previste manifestazioni in tutta Italia con presidi e cortei in varie città tra cui Roma, Torino, Grosseto, Caserta.
Hanno invece revocato il fermo le sigle maggiori dell'autotrasporto come Cna e Confartigianato. La Cna-Fita ha anche denunciato di aver ricevuto lettere con minacce di morte indirizzate al presidente nazionale e al presidemte provinciale di Agrigento.
In Calabria non ci sono annunci,code per carburanti | Non ci sono programmi ufficiali, ma l'annunciata manifestazione dei forconi rischia di creare problemi anche in Calabria. Nei casi precedenti lo snodo cruciale è stato quello di Villa San Giovanni, paralizzando la circolazione tra Calabria e Sicilia.
Questa volta, con la protesta "L'Italia si ferma", la preoccupazione è sugli effetti che si possono registrare nella regione. Negli ultimi giorni, l'annunciata manifestazione ha provocato una prima psicosi e tanta preoccupazione, al punto che non sono mancate le code ai supermercati e presso i distributori di carburanti. (AGI)