Antimafia: seconda giornata audizioni a Reggio Calabria

Reggio Calabria Attualità
Rosy Bindi

È iniziata stamani con l'audizione del prefetto di Reggio Calabria, Vittorio Piscitelli, la seconda giornata dei lavori della Commissione parlamentare antimafia, riunita da ieri a Reggio Calabria sotto la presidenza di Rosy Bindi. Dopo il prefetto saranno sentiti i vertici locali delle forze dell'ordine: il Questore Guido Longo, i comandanti provinciali di Carabinieri e Guardia di Finanza, i colonnelli Lorenzo Falferi e Adriano Barbera.

Dopo di loro entreranno nel salone delle province la Commissione straordinaria del Comune di Reggio Calabria (composta da Gaetano Chiusolo, Giuseppe Castaldo e Carmelo La Paglia), poi sarà il turno del prefetto di Vibo Valentia, Giovanni Bruno, e del sindaco di Rosarno, Elisabetta Tripodi. Dopo la pausa delle 13.30, alle ore 14,30 le audizioni riprenderanno e saranno sentiti il rappresentante di Confindustria Reggio Calabria per concludere con le associazioni antimafia.

Al termine della giornata, alle ore 16:30, è prevista una conferenza stampa conclusiva. Ieri sera, dopo il ministro della Giustizia Cancellieri e il procuratore capo della Dna, Franco Roberti, le cui audizioni sono state parzialmente pubbliche, sono stati sentiti in riunione segreta il procuratore della Repubblica di Reggio, Federico Cafiero De Raho insieme ai magistrati della direzione distrettuale antimafia, il procuratore della Repubblica di Catanzaro Vincenzo Lombardo, il procuratore generale di Reggio, Salvatore Di Landro e il prefetto di Crotone, Maria Tirone. (AGI)

14:20 | "Un'ottima audizione, una panoramica su tutte le attivita' svolte sino ad oggi dalla commissione straordinaria e su tutta la vita del comune". Lo ha affermato il prefetto Gaetano Chiusolo, coordinatore della commissione straordinaria che amministra il comune di Reggio Calabria, al termine dell'audizione della commissione da lui presieduta, composta anche da Giuseppe Castaldo e Carmelo La Paglia, dinnanzi alla commissione parlamentare antimafia, riunita ieri e oggi a Reggio Calabria.

"Ho descritto - ha proseguito Chiusolo - la panoramica attuale, che è sotto gli occhi di tutti, un ufficio che funziona, funziona bene e comincia a riorganizzarsi". Chiusolo, inoltre, ha confermato ai cronisti che la commissione chiederà la proroga di sei mesi, così come annunciato nella conferenza stampa tenuta qualche giorno fa in occasione della presentazione del bilancio comunale: "Chiederemo la proroga per poter portare a termine il lavoro iniziato".

h 17:19 | "Uno dei punti che abbiamo bisogno di approfondire riguarda un protocollo che ci sembra esistere, da ciò che deriva da altre testimonianze di magistrati che hanno lavorato al Dap, tra amministrazione penitenziaria e le strutture dell'intelligence, che consentirebbe l'accesso senza lasciare traccia ai funzionari del servizio di sicurezza all'interno del circuito carcerario di massima sicurezza". Lo ha detto il vicepresidente della commissione parlamentare antimafia, Claudio Fava, rispondendo alle domande dei cronisti, a margine della riunione a Reggio Calabria della commissione parlamentare antimafia.

Fava ha parlato del cosiddetto protocollo Farfalla, che ieri è stato oggetto di alcune domande dei componenti al ministro della Giustizia Annamaria Cancellieri. Il Guardasigilli ieri ha spiegato di non essere a conoscenza dell'esistenza di un accordo tra Dap e i servizi segreti. "Si tratta di un protocollo - ha aggiunto Fava - che ha a che fare con la gestione dei detenuti al 41bis. Abbiamo bisogno di capire cosa contenga questo protocollo e quando sia stato utilizzato e quanti ne siano al corrente. La domanda deve servire ad aprire un ragionamento sul quale ci aspettiamo arrivi rapidamente risposta".