Nota della Cisal sul mancato sviluppo del porto di Vibo Marina
“La politica di Camera di commercio ed Aspo continua a condizionare le scelte legate al lento processo di sviluppo del Porto di Vibo Marina che continua a non essere, nei fatti, isola felice per il decollo dell’economia vibonese”. E’ quanto scrive Filippo Curtosi, segreteria provinciale Cisal.
“La scommessa sulla crescita della infrastruttura – continua la nota - resta una falsa promessa proprio perché, per del resto dimostrato, lontana dagli obiettivi della classe politica e dirigente vibonese che sembra aver abdicato all’Ente camerale e all’Aspo ogni tipo di iniziativa che del resto tarda a conoscere il consenso della stessa opinione pubblica.
Il progetto inteso a riconoscere a Vibo Marina il ruolo di area portuale di notevole interesse economico nel Meridione non imbocca la strada giusta provocando ritardi e a confusioni programmatiche che continuano a penalizzare, ingiustamente, la più cospicua circoscrizione vibonese. Una prova ?
Le continue sferzate di Franco Cascasi, l’amministratore di Eurocontrol di Portosalvo, volte a far capire al sindaco della città, Nicola D’Agostino, che bisogna pensare con più concretezza anche alle proposte di opportunità di miglioramento dell’area portuale e conseguentemente della realizzazione di nuove occasione di produttività e lavoro per l’hinterland vibonese, non sembrano produrre gli effetti sperati.
Dalla conferenza dei servizi di martedì è pervenuta una ulteriore conferma della volontà del primo cittadino di fare approvare dalla conferenza dei servizi il progetto preliminare di riqualificazione infrastrutturale e funzionale del porto.
In questo contesto resta inconcepibile la mancata presa di posizione della opposizione consiliare di Palazzo Luigi Razza che in un certo senso con il suo atteggiamento finisce, sostanzialmente, per condividere la scelta del sindaco volta a privilegiare l’azione della conferenza dei servizi rispetto alla approvazione in consiglio comunale delle norme tecniche del piano regolatore del porto.
Adempimento, quest’ultimo, che il sindaco ha deciso di rinviare a fine anno.
Un percorso che in un certo senso non può che cozzare contro la più complessiva politica rivolta all’esigenza di creare nel vibonese nuove opportunità di lavoro.
In altri tempi la proposta di un imprenditore che insieme ai suoi interessi proponeva la promozione e lo sviluppo di nuove attività sul territorio avrebbe trovato il più pieno gradimento degli amministratori.
Oggi - conclude la nota - questo non accade perché il sindaco si ostina a non credere all’iniziativa di un imprenditore che già per altri versi ha dimostrato di saper individuare su questo territorio talune priorità che potrebbero portare in direzione di un graduale miglioramento dello sviluppo economico ed occupazionale”.