Musilegalità: il messaggio di Maria Falcone apre la quarta edizione
Si è aperta con il messaggio di Maria Falcone, sorella dell’indimenticato giudice Giovanni Falcone, la quarta edizione di Musilegalità, la manifestazione ideata ed organizzata da Salvatore Magarò, consigliere regionale e presidente della Commissione contro la ‘ndrangheta.
L’iniziativa, coordinata da Orena Ventura, cui era presente anche l’Arcivescovo metropolita di Cosenza-Bisignano Salvatore Nunnari, si è svolta a San Pietro in Guarano, piccolo centro della Presila cosentina, nella chiesa di Santa Maria in Gerusalemme. Maria Falcone, presidente della Fondazione Giovanni e Francesca Falcone, è intervenuta in collegamento telefonico da Palermo.
“Le regioni del sud – ha detto tra l’altro – hanno tanto bisogno di legalità, quella legalità che è insita nel messaggio di Giovanni Falcone, di Paolo Borsellino e di quanti, come loro, sono stati vittime della mafia. La speranza - ha aggiunto – è riposta nelle giovani generazioni. Dobbiamo aiutare loro a credere nella democrazia, nelle istituzioni e nella giustizia”.
Poi le note del Concerto di Natale e della legalità, hanno avuto il sopravvento. I talenti del Conservatorio “Fausto Torrefranca” di Vibo Valentia, egregiamente diretti dal M° Antonella Barbarossa, hanno eseguito i più suggestivi brani della tradizione natalizia. Le musiche di Mozart, Vivaldi, Bach ed una composizione della stessa Barbarossa, “U Bambinellu” hanno riscaldato la chiesa di santa Maria in Gerusalemme.
Sull’altare si sono alternati i violini di Irene Aristippo e Manuela Stillitani, il flauto di Fabio Pepe, il coro diretto dal M° Gianfranco Cambareri, accompagnati dall’orchestra composta da circa cento elementi. Musica e parole contro la ‘ndrangheta per diffondere “una cultura nuova di pace, legalità e libertà” come ribadito da monsignor Salvatore Nunnari, intervenuto al termine della prima parte del concerto.
“I mafiosi sono uomini deboli – ha proseguito il presule cosentino – Nei loro bunker si circondano di immagini di santi e di madonne. Ma in loro niente è cristiano perché chi semina morte offende Dio ogni giorno. Nella chiesa c’è un grande dibattito sul perdono – ha proseguito l’Arcivescovo – Ma il cristiano deve distinguere tra “pentitismo” e pentimento, tra perdono e condono”.
E poi un passaggio di stretta attualità. “La mafia non si vince con i cortei e neppure con i personaggi antimafia. Ho visto crescere Rosy Canale: è terribile per i nostri giovani vedere coloro che, fino a ieri, erano un esempio di lotta alla mafia, finire in manette”.
E poi rivolto all’orchestra del Conservatorio Torrefranca ha concluso: “La generazione nuova siete voi: voi siete la nuova pianta di una primavera che dobbiamo coltivare”.
Poi la musica è tornata protagonista della serata. I canti di Natale e le musiche celestiali della notte più magica dell’anno hanno regalato ai presenti, anche un’inconsueta immagine del presule cosentino. Invitato dalla direttrice Barbarossa, monsignor Nunnari è salito sul palco e si è improvvisato direttore d’orchestra.
Il calendario dei concerti di Musilegalità proseguirà con altre tre successive iniziative. Il 20 dicembre il concerto si svolgerà a Gerace nella Cattedrale, il 21 dicembre a Catanzaro, nella Basilica dell’Immacolata ed il 23 dicembre a Vibo Valentia nella Chiesa di Santa Maria La Nova, sempre alle ore 18.