Guccione: “Da quattro mesi la Regione non paga gli indennizzi”
“La Regione Calabria non è assolutamente in grado di tutelare i soggetti deboli che attendono il rispetto e la garanzia dei loro diritti”. Lo afferma, in una nota, il consigliere regionale del Pd, Carlo Guccione. “Sono ormai migliaia in Calabria –prosegue Guccione- le persone danneggiate da complicanze di tipo irreversibile causate da vaccinazioni obbligatorie o da trasfusioni, per i quali la legge ha previsto un apposito indennizzo. Da quattro mesi la Regione non eroga loro quanto previsto dalla legge, poiché mancano i fondi (due milioni e mezzo di euro) che servirebbero a coprire gli indennizzi di tutto il 2013.
Lasciare migliaia di persone che riescono a sopravvivere solo grazie all’indennizzo previsto dalla legge 210 del 1992 e che, per continuare a stare in vita, sono costrette ogni giorno a subire un calvario umano e sanitario che impedisce loro qualsiasi attività lavorativa, costretti come sono a doversi sottoporre a trasfusioni di sangue che durano diverse ore, è un’ignominia insopportabile, assurda e disumana”.
“Il fatto –prosegue il consigliere regionale del Pd- è ancor più grave e scandaloso se si pensa che questa situazione era stata già ampiamente prospettata al Dipartimento della Salute e delle Politiche Sanitarie della Regione Calabria nel mese di maggio scorso. In quell’occasione si evidenziò che il ritardo dei pagamenti avrebbe comportato un notevole aggravio di spesa per i contenziosi che ne sarebbero scaturiti. Sempre in quell’occasione si fece rilevare che la Giunta Scopelliti non aveva adempiuto neanche al pagamento delle rivalutazioni dell’indennità integrativa speciale, in esecuzione alla sentenza della Corte Costituzionale n.239/2011, per mancanza dei fondi necessari e che tale situazione avrebbe fatto ulteriormente lievitare gli oneri a carico della Regione. Da allora, però, non si è mosso nulla. Scopelliti e la sua giunta, che ci hanno ormai abituati ad azioni che penalizzano i più deboli e favoriscono i più forti, continuano a rimanere sordi ed indifferenti, facendo finta di non sapere e di non vedere”.
“È giunto il momento –conclude Guccione- che si faccia finalmente chiarezza sull’utilizzo delle somme in questione. Che fine hanno fatto questi fondi, considerato che quella degli indennizzi è una “voce” ormai storicizzata e largamente prevista nei bilanci regionali? In attesa di conoscere i motivi che sono alla base di questa situazione assurda, disumana e indecente, chiediamo con determinazione che si avviino immediatamente i necessari provvedimenti amministrativi per la copertura delle indennità dal 2013 e per il reperimento dei fondi necessari a coprire tutto il 2014”.