Tropea, al via la campagna di sensibilizzazione contro l’anoressia nervosa
I disturbi del comportamento alimentare hanno spesso il loro esordio nell’adolescenza o nella prima età adulta e colpiscono, nel 90% dei casi, il genere femminile. Letteralmente il termine anoressia significa “perdita di appetito”. Le ragazze anoressiche, sebbene continuino a dimagrire pericolosamente (il loro peso scende al di sotto del 15%del peso ideale), si percepiscono comunque grasse, diventando schiave della loro ossessione per il cibo e per il peso.
L’altra faccia dell’Anoressia Nervosa è la Bulimia Nervosa caratterizzata da grandi abbuffate alimentari seguite da condotte di eliminazione.
Diversi studi evidenziano che nella genesi e nel mantenimento dei disturbi alimentari hanno un peso notevole le dinamiche relazionali poco funzionali all’interno della famiglia che determinano un’incapacità di regolare le emozioni. Un altro possibile fattore di rischio potrebbe essere rintracciato in una mancata risoluzione di un lutto o di un trauma da parte dei genitori.
“Nell’adolescenza il corpo assume una rilevanza centrale al punto da diventare un mezzo per esprimere le proprie emozioni ed i propri desideri, basta pensare ai tatuaggi o ai piercing che tanto sono frequenti a questa età. Per questa ragione il corpo può diventare, in caso di situazioni di disagio, l’unico mezzo per esprimere le proprie difficoltà. Attraverso il controllo del corpo, del cibo e del peso si può avere l’illusione di controllare le proprie emozioni” (dichiarazione della dirigente Beatrice Lento).
L’impegno dell’Istituto Superiore di Tropea sul fronte del contrasto all’anoressia nasce dalla constatazione della cogenza della problematica negli adolescenti, soprattutto donne, anche per effetto della strumentalizzazione commerciale del genere femminile che facilita il diffondersi dell’insoddisfazione per il proprio corpo tra le giovani.
Il percorso formativo si muoverà su due fronti: all’interno e all’esterno dell’Istituto. Un manifesto di sensibilizzazione sarà proposto a tutte le scuole della Provincia come punto di partenza di un autonomo impegno educativo mentre agli studenti tropeani sarà offerta la possibilità di cimentarsi in un concorso sul tema. L’Istituto tropeano ha ottenuto anche l’aiuto dell’Azienda Sanitaria che già collabora attraverso uno sportello di consuling ed è sostenuto dall’Articolazione Territoriale Provinciale (A.T.P.).
La campagna contro l’anoressia è il primo step del Laboratorio Mnemosyne che ha preso il via lo scorso 22 Novembre, presso il Liceo Classico “P. Galluppi”, in occasione della Giornata Internazionale contro la Violenza sulle Donne. Il Laboratorio si propone di realizzare nell’anno scolastico in corso un itinerario di genere utilizzando, quali stimoli per le varie tappe, oltre ai libri, testimonianze rilevanti ed esperienze inusuali che favoriscono il protagonismo studentesco.
La dirigente scolastica Beatrice Lento così scrive: “Siamo lieti di aver ottenuto per la nostra campagna di sensibilizzazione contro l’anoressia il patrocinio della Camera di Commercio e della Fondazione Santo Lico. Questo sodalizio è sicuramente innovativo! Nel nostro territorio,solitamente, si riscontra scarso interesse per un’agenzia-impresa come la scuola che produce “solo” beni immateriali. La sensibilità in controtendenza che abbiamo riscontrato nell’Ente Camerale e nella Fondazione testimoniano un cambiamento importante che apre alla speranza. Altrettanta gioia ci offre la vicinanza della Commissaria Straordinaria dell’A.S.P., dott.ssa M. Pompea Bernardi, che da gennaio farà partire un progetto finalizzato all’incentivazione dell’autostima negli studenti. La straordinaria sintonia tra Istituzioni che abbiamo registrato dimostra la forza dirompente della cultura ed il suo valore di promozione della dignità della persona”.