Messina (Idv): “La giunta Scopelliti incapace di dare risposte ai problemi dei calabresi”
“La Giunta-Scopelliti è ferma, immobile, assolutamente incapace di dare risposte ai tanti, gravissimi problemi che affliggono la Calabria ed i calabresi”.E’ quanto afferma, in una nota, il Segretario Nazionale di Italia dei Valori, Ignazio Messina. “I giudizi unanimi e fortemente negativi espressi dai rappresentanti di enti, associazioni e operatori del sociale nel corso delle recenti audizioni in Commissione “Bilancio e Attività Produttive”, sul Bilancio di previsione 2014 –prosegue Messina - hanno confermato lo stato di coma irreversibile in cui versa la Calabria. Da tutte le parti si ha la netta consapevolezza che l’esecutivo di centrodestra, più impegnato a litigare al proprio interno che a decidere, abbia ormai tirato i remi in barca. Manca una guida. La programmazione è totalmente assente.
Non c’è alcuna attenzione, nessun provvedimento a favore delle fasce più deboli della popolazione in continuo e progressivo aumento. I livelli essenziali di assistenza sanitaria non vengono garantiti, i trasporti sono nel caos. Della raccolta dei rifiuti è meglio non parlare. Non si coglie nessun segnale di ripresa nei settori più importanti dell’economia calabrese come il turismo e l’agricoltura. In quest’ultimo comparto le riforme annunciate sono rimaste solo sulla carta. Crescono a vista d’occhio disoccupazione ed inoccupazione giovanile e i migliori cervelli della regione sono costretti, come fecero i loro padri e i loro nonni, ad emigrare altrove per trovare un posto di lavoro. Tutto ciò mentre la criminalità è sempre più spregiudicata e pervasiva su tutto il territorio regionale”.
“Di fronte a questo scenario drammatico e preoccupante –conclude il Segretario Nazionale di Italia dei Valori- occorrono segnali forti ed unitari da parte di tutte le forze politiche che si riconoscono nella coalizione del centrosinistra, a partire dal prossimo Consiglio regionale che si terrà giovedì prossimo, 19 dicembre. I calabresi non possono più sopportare di pagare le tasse più alte d’Italia per ricevere i peggiori servizi in termini di qualità e di quantità.”