Il “poliziotto” di Fellini, Nicola Longo, sbarca in Calabria

Calabria Tempo Libero

Ha lavorato in tutta Italia e nel mondo come poliziotto e agente sotto copertura e ora, nella veste di scrittore ritorna nella sua terra natia, la Calabria, per testimoniare la sua esperienza e ribadire l’importanza di combattere contro il crimine.

Con questo intento, oggi, Nicola Longo, conosciuto per le sue azioni rocambolesche nella Roma degli anni ’70 e ’80, per il suo contributo nella lotta contro lo spaccio, il traffico della droga e della criminalità organizzata tanto da essere soprannominato dalla stampa locale “il Serpico italiano”, il “Fregoli della questura di Roma” (per la sua capacità di rivestire più identità grazie ad una serie di travestimenti), lo “007 italiano”, ha deciso di raccontare nel libro “Poliziotto - Storie vere di Nicola Longo” (edito da Castelvecchi) non solo queste avventure così suggestive da sembrare irreali ma anche la storia di un’amicizia “speciale”, quella con il geniale cineasta Federico Fellini, che dopo aver conosciuto questo poliziotto “sui generis” ne rimase talmente affascinato (era solito definirlo “il poeta con la pistola”) da voler girare un film sulla sua storia personale.

Un’opera che purtroppo, a causa di una serie di discordanze tra il Maestro e il produttore Roberto Rosellini non vide mai la luce ma questo episodio non pose fine al sodalizio umano che si era creato tra questi due uomini e che durò fino alla morte di Fellini, avvenuta nel 1993.

Ma non fu solo Fellini a interessarsi a Nicola Longo. Altri registi si ispirarono alla sua figura quali Enzo Castellari, in “Il grande racket” (1976) dove, il protagonista , il commissario Nicola Palmieri, è interpretato da Fabio Testi e ancora in “La via della droga” (1977) in cui sempre Fabio Testi interpreta il ruolo di un infiltrato dell’International Narcotic Bureau. Umberto Lenzi e altri ancora diedero invece vita al personaggio “Er Monnezza”, Nico Giraldi, interpretato da Tomas Milian. Mentre in America, nel 1988 fu Steven Seagal (che nella vita reale diventò il maestro di arti marziali di Nicola Longo durante il periodo in cui quest’ultimo visse a Los Angeles in missione speciale) a vestire i panni di Longo con il personaggio di Nico. Un film che aprì la strada all’attore nel firmamento del cinema mondiale.

Un libro quindi avvincente, pieno di colpi di scena, caratterizzato da una scrittura semplice che i lettori potranno ascoltare e conoscere in modo più approfondito in occasione delle due presentazioni che si svolgeranno in Calabria.

Il primo appuntamento organizzato dalla Libreria Mondadori è fissato per il 19 dicembre alle ore 17.30 a Cosenza, presso il “Cantiere 31”, via del Tembien (per informazioni: 0984-795814) dove dialogheranno con l’autore Nuccia Stella, Pino Sassano, Massimo Cosentini coordinati dalla giornalista Isabella Marchiolo, per poi lasciare spazio alla lettura del libro da parte di Francesco Bossio, accompagnato al piano da Paolo Luciani che interpreterà musiche di Nino Rota.

Il secondo appuntamento, organizzato dall’Amministrazione comunale e dal Sindacato Italiano Lavoratori Polizia (SIULP) in occasione della “12a Stagione dell’Antimafia”, è invece previsto a Polistena, cittadina in cui Nicola Longo visse la sua fanciullezza e dove apprese la boxe, il 21 dicembre alle ore 17.30 presso il Salone delle feste (municipio). Dopo i saluti da parte del sindaco Michele Tripodi, seguiranno gli interventi di Michele Alessi, segretario nazionale SIULP, Franco Caracciolo, segretario provinciale SIULP, Don Pino De Masi, referente di “Libera”, Guido Longo, questore di Reggio Calabria, mentre a moderare l’incontro sarà la giornalista Nadia Milliery Ognibene.