Associazioni di “cittadinanza attiva” criticano il rinvio della città metropolitana
Le Associazioni di “cittadinanza attiva” criticano duramente l’emendamento approvato dalla Camera nella seduta del 10 dicembre scorso a proposito della decorrenza della città metropolitana di Reggio Calabria.
Secondo questo emendamento, mentre per tutte le altre città metropolitane italiane l’istituzione è prevista dalla data di entrata in vigore della legge, che si presume possa avvenire entro il 1° marzo 2014, per Reggio, invece, viene fissata alla data del 1° gennaio 2016.
"Scorrendo le altre fasi costitutive - si legge in una nota delle associazioni - si potrà notare che il subentro alle Province avverrà generalmente il 30 settembre 2014. Per Reggio, invece, alla scadenza degli Organi Provinciali il 30 giugno 2016.
Ma la disposizione che merita di essere più criticata è quella riguardante le date di elezione del Consiglio Metropolitano. Mentre per le altre città le elezioni si svolgeranno il 1° novembre 2014, per Reggio “il termine del 1° novembre è sostituito dal 210° giorno dalla scadenza degli Organi provinciali”. Così, letteralmente, il testo dell’emendamento, che non precisa se i 210 giorni debbano essere calcolati prima o dopo della scadenza. Sicchè, nella seconda ipotesi, la data cadrebbe addirittura il 31 gennaio 2017: due anni e due mesi dopo quella delle altre città.
Ma perché questo testo caotico e surreale, che sospende oltre misura le condizioni di vita democratica della città di Reggio, con conseguenze dannose per tutto il territorio provinciale ? Se la ragione è perché il termine della gestione commissariale straordinaria di Reggio si pensa di protrarlo fino al massimo consentito dei 24 mesi (scadente il 15 ottobre 2014), allora sarebbe stato meglio rispolverare il testo contenuto nel decaduto D.L. 188/2012 che stabiliva la decorrenza della istituzione della città metropolitana nel 90° giorno successivo al rinnovo degli Organi del Comune di Reggio.
Aldilà di tutte queste ipotesi, “cittadinanza attiva” è convinta che Reggio possa ancora rinnovare i propri organi, sol che i Partiti politici lo vogliano, fin dal turno elettorale ordinario della prossima primavera, limitando la gestione commissariale ai 18 mesi in corso, scadenti il 15 aprile 2014, consentendo così alla città metropolitana di Reggio di partire assieme a tutte le altre.
Quanto poi alla recente iniziativa della Provincia, che meritoriamente sta avviando la redazione del Piano strategico della città metropolitana, “cittadinanza attiva” esprime l’opinione che il Piano strategico non debba avere la forma di un Piano territoriale qualsiasi. Esso, invece, va costruito “dal basso” attraverso un preliminare processo capace di incorporare la molteplicità di Istituzioni (e, tra queste, tutti i Comuni), Enti, Centri di competenza e Stakeholders e di messa in rete dei sistemi locali, intesi come attori collettivi dell’evoluzione dell’intero territorio. Il processo non può essere affidato a strumenti di pianificazione di tipo tradizionale, a partire dall’alto: deve garantire la partecipazione fin dall’inizio della pianificazione.
“Cittadinanza Attiva” rinnova quindi l’appello che la Provincia avvii la costruzione del Piano attivando una “cabina di regia” aperta ad un partenariato ampio, qualificato e rappresentativo, capace di indicare preventivamente gli obiettivi strategici da perseguire. E ciò anche in linea con le recenti direttive della Comunità Europea e del Ministero della Coesione territoriale. Lo stesso Ministero, anzi, nella bozza di Accordo di partenariato Italia 2014-2020, nella versione del 9 dicembre 2013, postula che per le città metropolitane, su cui si concentrerà l’intervento dei P.O.N., vengano incoraggiati la costituzione di partnership e progetti di scala intercomunale che anticipino e favoriscano l’attuazione della riforma amministrativa dello stesso disegno di legge in corso di discussione ed approvazione".