Cirò Marina: scoperta frode all’unione europea effettuata da una società risultata “evasore totale”
I militari della Tenenza della Guardia di Finanza di Cirò Marina hanno recentemente concluso un’attività di polizia economico-finanziaria che ha consentito di scoprire una truffa all’Unione Europea per un ammontare di 517.000 euro.
La lente d’ingrandimento delle Fiamme Gialle cirotane s’è concentrata sull’operatività di una società attiva nel settore dell’assistenza ad anziani e disabili e nell’erogazione di corsi di formazione professionale, individuata a seguito di analisi di rischio effettuate anche grazie agli approfondimenti svolti dal Nucleo speciale spesa pubblica e Repressione Frodi della Guardia di Finanza di Roma.
La società in questione, con sede in un piccolo comune dell’entroterra crotonese ed unità locali anche a Crotone e Milano, ha beneficiato di un finanziamento pubblico erogato dalla Regione Calabria nell’ambito del P.O.R. 2000/2006, finalizzato all’incremento occupazionale mediante il reinserimento di lavoratori disoccupati di lunga durata e lavoratori svantaggiati.
A fronte dell’incentivo, l’impresa si impegnava ad effettuare una trentina di assunzioni e a garantire la formazione in azienda dei neo-assunti, nonché il mantenimento del livello occupazionale per almeno un triennio.
Gli accertamenti eseguiti dai finanzieri hanno però fatto emergere varie irregolarità connesse al mancato rispetto degli obblighi assunti. Nello specifico, diversi lavoratori figuravano formalmente impiegati per periodi di gran lunga superiori a quelli effettivamente prestati e, in ogni caso, i previsti corsi di formazione, malgrado le firme apposte sui registri per attestare lo svolgimento delle lezioni, non si sono tenuti.
A conclusione dell’indagine, il rappresentante legale della società è stato denunciato per falso e truffa aggravata, in concorso con 17 docenti, mentre 4 lavoratori sono stati segnalati alla Procura della Repubblica di Crotone per false dichiarazioni.
Conseguentemente, è stata notiziata la Regione Calabria, quale Ente erogatore, per l’avvio delle procedure di revoca del finanziamento ed è stata informata anche la Procura Regionale della Corte dei Conti per la Calabria per i profili di danno erariale connessi all’indebita percezione del contributo.
L’impegno operativo della Tenenza di Cirò Marina, oltre alla tutela della spesa pubblica, è stato esteso, a 360 gradi, anche alla tutela delle entrate del bilancio nazionale.
La stessa società, infatti, malgrado una effettiva e variegata operatività, aveva omesso la presentazione delle dichiarazioni fiscali per i periodi d’imposta dal 2007 al 2012, risultando pertanto “evasore totale”.
E’ stata quindi eseguita anche una verifica fiscale, nell’ambito della quale la situazione reddituale della società è stata ricostruita attraverso controlli incrociati ed indagini bancarie, applicando anche, proprio in relazione al contributo illecitamente percepito, la normativa in materia di tassazione dei proventi illeciti.
I ricavi complessivamente non dichiarati ammontano a circa 1.100.000 euro.
L’amministratore della società è stato quindi nuovamente segnalato alla Procura della Repubblica di Crotone anche per il reato tributario di omessa dichiarazione.
All’Autorità Giudiziaria pitagorica è stata avanzata richiesta di applicazione della misura cautelare del sequestro preventivo finalizzato alla confisca per un valore corrispondente all’ammontare del contributo e delle imposte evase.