Questione Enel, Amendolara: Consiglio ad hoc dopo festività
Enel, il Sindaco di Amendolara ritorna sulla questione, precisa ed annuncia: "sarà convocato un consiglio ad hoc subito dopo le festività. E saranno invitati al confronto anche i funzionari dell’Azienda. Ciminelli: non è affatto un semplice discorso di morosità. Non vogliamo nessun privilegio. Vogliamo solo pagare come gli altri!
È quanto dichiara il Primo Cittadino all’indomani della risposta data dalla Società. Dobbiamo confrontarci sui fatti – precisa – e tirare fuori le carte. Le chiacchiere stanno a zero! – Nei giorni scorsi, intanto, Ciminelli ha scritto un’altra missiva destinata al Presidente dell’Enel, al Ministro dell’Industria, al Prefetto di Cosenza, al Presidente della Regione Toscana, al Sindaco e segretario nazionale del Partito Democratico Matteo Renzi. Nella lettera, ringrazia il funzionario dell’Enel incontrato nei giorni scorsi con il quale è stato chiarito – spiega – il problema relativo al distacco dei Pod.
Esprimiamo – scrive il Primo Cittadino – disappunto, rammarico e rabbia sulla vicenda del “regime di tutela”, considerato che a tutt’oggi non risulta ancora possibile, in virtù di quale norma/previsione contrattuale, che gli amendolaresi debbano pagare il 50% in più attesa la morosità maturata. Quello che appare certamente più grave è che regioni come la Calabria, Sicilia, Basilicata e Campania, il Sud insomma, si vedrebbe applicata una percentuale che arriverebbe a sfiorare il 50%. Mentre – continua nella lettera – regioni come la Toscana pagherebbero “solo” il 3%.
Riteniamo di trovarci in presenza di una aberrazione – va avanti Ciminelli – oltre che giuridica anche etica morale e sociale, che ancora una volta e senza una ragione, vedrebbe i cittadini del sud Italia obbligati a pagare più di quelli toscani! Come amendolaresi – chiosa il Primo Cittadino – ma soprattutto perché orgogliosi di essere meridionali e calabresi, pretendiamo che si faccia immediata chiarezza sul punto, anche perché tale evenienza implicherebbe l‘assoluta illegittimità in fatto e in diritto dei pagamenti finora effettuati. Una norma di legge – conclude il Sindaco nella lettera – non può prevedere differenze geografiche tra membri dello stesso Stato. Salvo poi arrivare a dimostrare che, come fanno gli istituti bancari, imporre al Sud è molto più facile che altrove. Noi non siamo cittadini di serie B."