Trasporti: Migale su aeroporto S. Anna

Crotone Infrastrutture

“E’ da più di un mese che non si riunisce il Consiglio di Amministrazione dell’Aeroporto S. Anna di Crotone per fare il punto sulla situazione finanziaria e sullo stato dell’arte di una ripresa effettiva dei voli. All’incontro con i sindacati del 23 Dicembre eravamo presenti solo due componenti, il sottoscritto ed il Presidente f.f., dove si è discusso della proroga della cassa integrazione per i dipendenti. – Afferma il sindaco di Cutro Salvatore Migale - Nella stessa riunione il presidente Gian Luca Bruno ha manifestato davanti ai sindacati, la direttrice Marcella Maggiori e alcuni dipendenti, l’intenzione di dimettersi in quanto a suo dire non ci sono più le condizioni per andare avanti, in pratica una dichiarazione di prossima chiusura dell’aeroporto.

E tutto questo senza sentire il bisogno di convocare una riunione del CdA per informare i consiglieri di quanto sta accadendo. Per questo motivo chiedo la convocazione immediata del CdA per discutere sul Sieg, fare il punto sulla ricapitalizzazione e la ripresa dei voli. Gli stessi sindacati hanno manifestato una forte preoccupazione sul futuro dello scalo crotonese, annunciando una conferenza stampa.- Prosegue - E’ evidente il disinteresse e, se ancora ce ne fosse bisogno, il subdolo tentativo attraverso l’inattività, fatta eccezione solo per pochissimi, di chiudere definitivamente l’aeroporto a favore degli altri due aeroporti della Calabria e in particolare di quello di Lametia Terme che grazie alla mancanza di voli da Crotone ha aumentato il numero dei passeggeri ma anche per favorire la realizzazione di un nuovo aeroporto a Sibari. Tutto questo quando è già pronto il bando per gli oneri di servizio e per il 3 Gennaio è convocata la riunione con i comuni costieri di Crotone, Isola Capo Rizzuto,Cutro, Cirò Marina, Cirò, Strongoli, Melissa e Crucoli per verificare la possibilità che il 10% delle royalties spettanti a questi comuni possano essere erogati alla società aeroportuale S. Anna.

Con questa operazione, visto che si tratta di 5 annualità, potrebbero entrare nelle casse della società 5 milioni di euro. – Conclude - Così l’aeroporto sarebbe salvo. Non si può far chiudere l’unica infrastruttura rimasta sul territorio nell’indifferenza generale. Mobilitiamoci con un’azione forte, sindacati, amministratori, associazioni, operatori economici e semplici cittadini, ribelliamoci per impedire che si realizzi questo ulteriore sopruso che affosserebbe definitivamente il territorio provinciale di Crotone.”