Rifiuti, Confconsumatori: senz’altro fondate proteste a Reggio Calabria
“Le proteste in atto a Reggio Calabria sulla grave situazione di disagio riguardante lo svolgimento del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti, appaiono senz’altro fondate. Non ci sono dubbi sullo stato di grave disservizio, lo avevamo già constatato in parecchi punti della città e, in ogni caso, le immagini che circolano sono molto esplicite. – Lo si legge in una nota del Presidente della Federazione Provinciale di Confconsumatori Reggio Calabria, Antonio Iemma - Riteniamo che trovi piena applicazione il comma 20 dell’art. 14, D.L. 6-12-2011, n. 201, convertito con modificazioni dalla L. 22-12-2011, n. 214, il quale dispone che il tributo T.A.R.E.S. “è dovuto nella misura massima del 20 per cento della tariffa, in caso di mancato svolgimento del servizio di gestione dei rifiuti, ovvero di effettuazione dello stesso in grave violazione della disciplina di riferimento, nonché di interruzione del servizio per motivi sindacali o per imprevedibili impedimenti organizzativi che abbiano determinato una situazione riconosciuta dall'autorità sanitaria di danno o pericolo di danno alle persone o all'ambiente”.
Ci è stato riferito che qualcuno - si legge ancora - avrebbe interpretato questa norma come operante solo dopo un atto di riconoscimento da parte dell’autorità sanitaria. Pensiamo che si tratti di un modo completamente sbagliato di approcciare la questione; il problema esiste, è sotto gli occhi di tutti ed è inutile appigliarsi a una sottigliezza interpretativa per comprimere o addirittura annullare i diritti dei cittadini utenti. Occorre comunque precisare che la condizione del riconoscimento da parte dell’autorità sanitaria dovrebbe applicarsi solo nel caso degli eventi previsti nell’ultima parte del comma 20 e cioè l’interruzione per motivi sindacali o per imprevedibili impedimenti organizzativi, essendo univoca la costruzione sintattica dello stesso comma.
La Confconsumatori – Federazione Provinciale di Reggio Calabria si augura che i Commissari vogliano considerare il principio che i servizi pubblici devono essere pagati solo se realmente esistenti e funzionanti e conseguentemente applicare la legge, evitando così, ai cittadini, l’onere e le lungaggini di un contenzioso, e all’apparato giudiziario il sovraccarico causato da quella che si annuncia essere una valanga di ricorsi.
Nel caso in cui non dovessero prevalere i principi di giustizia e di legalità, la Confconsumatori darà sostegno e assistenza ai cittadini reggini per la difesa dei loro diritti.”