Beni Culturali: antichi antifonari ad archivio diocesi Reggio

Reggio Calabria Attualità

Da oggi, presso l’Archivio Storico Diocesano di Reggio Calabria, è possibile ammirare e consultare due importanti testi che sono stati restaurati di recente. Si tratta di due antifonari rinvenuti in un armadio dell’Archivio assieme ad altro materiale in precarie condizioni di conservazione.

Il restauro è stato donato dal barone Arturo Nesci di Sant’Agata che con generosità ha finanziato il lavoro svolto dalla ditta di restauro “Scripta Manent” di Reggio Calabria. Il barone Nesci ha inteso compiere questo gesto di attenzione e promozione culturale in memoria della madre, Adriana Scordo Melissari baronessa Nesci di Sant'Agata e della zia, Agata Nesci di Sant’Agata.

“Il recente restauro dei due volumi”, commenta la dott.ssa Maria Pia Mazzitelli, direttore dell’Archivio Storico Diocesano, “contribuisce ad arricchire e impreziosire il patrimonio documentario dell’Archivio. Si tratta di due antifonari, uno gregoriano o cantatorio per le antifone, orazioni e preghiere della Messa nel tempo festivo e solennità e uno feriale usato per le ore canoniche, di data ancora incerta. Non si conosce la provenienza dei testi, né quando e come siano pervenuti in Archivio”.

È un importante ritrovamento che contribuirà allo studio e alla ricerca di quanti, assiduamente, si dedicano alle scienze storiche, con particolare interesse alla liturgia e alla storia della Chiesa in genere. Il restauro dei due antifonari si colloca all’interno di un piano di valorizzazione del patrimonio archivistico diocesano finalizzato a riordinare, salvaguardare e rendere maggiormente fruibili i documenti e gli atti conservati.

Esempio concreto della cura e valorizzazione dei documenti dell’Arcidiocesi è l’adesione dell’Archivio Storico Diocesano al progetto ENArC-European Network on Archival Cooperation attivato con il supporto del programma Cultura 2007-2013 dell’Unione Europea. Si tratta di un’iniziativa tesa a favorire la salvaguardia, valorizzazione e fruizione della parte più antica del patrimonio documentario conservato in Archivio, le 303 pergamene e i 64 brevi delle diocesi di Reggio Calabria (1537-1963) e di Bova (1495-1961) oggi consultabili sul portale Monasterium.net.

Nel mese di dicembre scorso, all’interno del programma di attività del progetto ENArC, la Scuola Normale Superiore di Pisa ha organizzato, in collaborazione con la Biblioteca Cathariniana e l’Università degli Studi di Napoli Federico II, un workshop europeo di formazione indirizzato ad archivisti, paleografi, ricercatori e studiosi di discipline storiche e di digital humanities per approfondire la conoscenza delle piattaforme digitali sviluppate all’interno del progetto europeo.

L’Archivio Storico Diocesano è stato invitato a relazionare; la dott.ssa Maria Pia Mazzitelli ha parlato dell’attività di digitalizzazione svolta e resa fruibile attraverso il portale Monasterium sottolineandone i vantaggi e le criticità. Ha posto l’accento sulla compatibilità del progetto ENArC con il progetto CEIar e precisato i risultati finora raggiunti, nello studio e nella fruibilità, con la messa online delle fonti storiche più antiche conservate. Ha auspicato, infine, l’adesione di altre istituzioni calabresi al progetto ENArC per favorire l’interscambio di esperienze di conservazione e valorizzazione dei documenti fornendo così una solida base per tutti gli studiosi interessati ad approfondire e ricostruire la storia e l’identità di un popolo e delle sue istituzioni.

L’Archivio Storico Diocesano di Reggio Calabria garantisce un valido servizio scientifico per tutte le ricerche di carattere storico e culturale afferenti la regione Calabria e il Meridione; l’importante restauro oggi completato e l’esperienza maturata in ambito internazionale, consentono di poter progettare, con fiduciosa speranza, ulteriori ambiti di approfondimento e ricerca che, senza dubbio, consentiranno di scoprire numerosi aspetti della storia della Calabria ancora nascosti.