Rfiuti: Ad, si a consiglio aperto contro discarica Battaglina

Catanzaro Attualità

Azione Democratica nel Pd della provincia di Catanzaro prende posizione con la realizzazione di una nuova discarica nell'hinterland catanzarese. "Abbiamo sostenuto, - si legge in un docuemnto - subito e senza riserve, la battaglia per il no alla discarica Battaglina e ci siamo uniti, senza riserve alla spontanea e lodevole iniziativa del Comitato per il no, alla mobilitazione della Cgil in primo luogo ed a quella, assai significativa, dei Sindaci del Comprensorio, a cominciare dal Sindaco di Amaroni, Arturo Bova che ha sempre sostenuto e portato avanti in nome e per conto di Azione Democratica una posizione nettissima e chiara, che hanno fornito un apporto importantissimo per far comprendere il valore autentico di una battaglia che doveva essere sostenuta dai livelli istituzionali di "prossimità" e per stimolare ulteriori apporti e contributi propositivi che ci sono stati e che vanno salutati con favore.

Da ultimo - recita il documento - la proposta di Legambiente, saggiamente ancorata a solidi impianti di riferimento normativo, di spingere gli Enti locali ad assumere, con prontezza, provvedimenti di autotutela può certamente consentire un passo avanti decisivo per fornire un argine fortissimo e credibile ad ogni ipotesi diversa dal blocco definitivo e dalla "archiviazione" della "pratica Battaglina"; in questo senso la richiesta dei gruppi dell'opposizione di centrosinistra nel Consiglio comunale di Catanzaro di tenere presto una riunione straordinaria del Civico consesso del comune capoluogo di regione sulla vicenda, e noi pensiamo che debba essere allargata a tutti i livelli istituzionali ed associativi interessati, debba essere immediatamente sostenuta ed incoraggiata per convogliare in quella sede una corale mobilitazione ed a smuovere anche, a cominciare dai livelli istituzionali del PD nella nostra provincia, pigrizie e colpevoli latitanze che mal si conciliano con la difesa degli interessi veri ed autentici del territorio che devono essere difesi con prontezza ed immediatezza e senza tatticismi o sottovalutazioni interessate".

La nota cosi' prosegue: "Non comprendiamo anche l'assordante silenzio degli assessori regionali competenti: Ambiente, Agricoltura, Lavori pubblici, Urbanistica, poichè la discarica proposta non rientra nel piano Regionale dei rifiuti (ordinanza n. 6294 del 30/10/2007), ne nelle Linee Guida per la rimodulazione del piano regionale dei rifiuti del 28/01/2013. La località è soggetta ad usi civici, è stata investita da incendio ed è sottoposta a vincolo idrogeologico, pertanto ci si chiede quali specifiche autorizzazioni sono state in merito rilasciate.

L'area, inoltre, - scrive Ad - fornisce acqua potabile a numerosi comuni della provincia, sollevando ulteriori domande tecniche in merito: per esempio, l'ATO, l'Arpacal e l'assessorato competente ai LL.PP. hanno realmente accertato - come prescritto dalla stessa AIA (Autorizzazione Integrata Ambientale) - il reale stato delle acque sotterranee e l'eventuale rischio di inquinamento delle stesse? Quali garanzie hanno fornito alle popolazioni sulla potabilita' presente e futura delle acque destinate ad uso domestico?

Di quale variante urbanistica dispone effettivamente il Comune in riferimento alla discarica, se - come appare evidente ai nostri esperti - la domanda per la realizzazione dell'isola ecologica risale al 06/10/2008 mentre le varianti urbanistiche risalgono al 15/05/03? Ed infine, com'è possibile che l'ex direttore all'Ambiente e la stessa AIA abbiano richiamato la variante urbanistica, la quale sembra mai essere stata ottenuta e comunque in palese contrasto con l'art. 30 del QTRP (Quadro Territoriale Regionale Paesaggistico)? A sostegno di tutti i soggetti che si battono contro la discarica, preannunciamo- si legge infine - un'interrogazione parlamentare del PD al ministero competente". (AGI)