Reggio Calabria: nasce il gruppo del NCD in Provincia

Reggio Calabria Politica
Foto: qn.quotidiano.net

Nasce anche alla Provincia di Reggio Calabria il gruppo del Nuovo Centrodestra. L' annuncio è stato fatto ufficialmente dal Governatore Scopelliti, che si attesta sempre più come punto di riferimento del partito, durante una conferenza stampa tenutasi ,venerdì 10, a Palazzo Campanella. Grazie alla sua iniziativa, infatti, il NCD sta sempre più crescendo, non solo a livello locale, e si appresta ad accogliere nuove adesioni. Significativa è la sua recente nomina nel direttivo NCD come responsabile organizzativo dei circoli su scala nazionale conferitagli dal Ministro Alfano, frutto di un riconoscimento dovuto per aver creduto e per essersi speso da subito per questo nuovo progetto politico.

“Un nuovo percorso – commenta Marcianò - che vede coinvolta una parte della maggioranza della Provincia reggina cui va, innanzitutto, un mio sentito ringraziamento e un augurio di buon lavoro per gettare le basi già da domani: Raffaele D’Agostino (Grande Sud), Piero Campisi (Lista Scopelliti), Francesco Cannizzaro (Lista Scopelliti), Giuseppe Saletta (Lista Scopelliti), Mimmo Fedele (Lista Fuda Presidente), Alessandra Polimeno (Popolari e Liberali) e l’assessore Gianni Arruzzolo (Lista Scopelliti).

Come annunciato lo scorso novembre nel corso del Consiglio Provinciale ho deciso di non aderire alla nuova Forza Italia e non è stata, come molti pensano e scrivono una “retromarcia” dopo “un’ avanti tutta” dentro Fi.2 o un non saper dir di no al nostro Governatore. È stata una decisione sofferta, ma alla fine obbligata. Sedici anni di storia politica e umana in Forza Italia e nel Popolo della Libertà sempre con il presidente Berlusconi, dapprima in seno al Consiglio comunale di Reggio Calabria, poi come Consigliere Nazionale A.N.C.I ed infine al Consiglio Provinciale della stessa città, non si cancellano sicuramente con un colpo di spugna o, ancora peggio, in maniera irresponsabile e superficiale.

Oggi non dimentico ne rinnego la proposta politica di Berlusconi, per il suo carisma, per la sua capacità di unire la gente intorno a un progetto che metteva in primo piano la moralità del fare, per le sue battaglie che ponevano fine alla sudditanza ideologica nei confronti della sinistra.

Ed in nome di questa responsabilità non ho preso parte alla nuova Forza Italia perché non condivido passaggi, toni e metodi di alcuni componenti ed oggi dunque aderisco ufficialmente e al Nuovo Centrodestra nel nuovo gruppo nato in seno al Consiglio Provinciale della nostra città e accetto con orgoglio e responsabilità il ruolo di capogruppo dello stesso.

Questo è un progetto di politica partecipata dalla base – prosegue Marcianò - un modo di fare politica che coniuga la rappresentatività con la competenza e l’indispensabile senso di responsabilità tali da consentire di dialogare in modo proficuo con tutti gli interlocutori essendo la mia una politica basata sui contenuti e sui programmi e non su atti di fede.

Riguardo agli ex colleghi di partito, Marcianò si esprime cercando di non esasperare la distanza politica: qui non c'è nessun traditore - dice - né noi possiamo essere considerati tali, né loro. Perché il Pdl si è sciolto e ognuno si è sentito libero di fare le proprie scelte politiche. La mia voglia oggi è quella di costruire tutti insieme non “un partito verticistico” ma di voler tornare a fare politica con spirito diverso, così come da tempo ci chiedono i nostri elettori. È per questo che ho deciso – ribadisce con vigore il consigliere Marcianò - di fare una scelta coraggiosa che certo non corrisponde a calcoli o logiche opportuniste e personalistiche.

Il nostro è un gruppo in fieri ed abbiamo la ferma intenzione, con l’esperienza fatta e anche con gli errori commessi, di poter costituire e di potere rappresentare una nuova offerta politica. Vogliamo il rinnovamento delle idee politiche. Non vogliamo abbagliare alla luna ma dare delle idee e delle risposte alle famiglie in difficoltà e dire alla gente come le cose stanno per davvero. Quindi la consapevolezza e la costruzione del futuro insieme partendo dagli Enti locali. Questo è un partito che è nato un mese fa e che conta già 3 mila amministratori e che non nasce dal tradimento di nessuno.

Ribadisco che trattasi di una scelta ad oggi coraggiosa perché sono simboli nuovi ma di grande responsabilità. L’ Italia ha bisogno di novità e responsabilità. Quando Alfano ha deciso di non far cadere quel Governo sono rimasto colpito da quell’atto e quello che ne è scaturito dopo ha visto la mia costante condivisione. Tutti noi ci rendiamo conto delle gravi condizioni che il nostro Paese sta vivendo, non condivido la distanza tra politica e civili. Noi vogliamo fare qualcosa per il Paese, un qualcosa che parta dal basso e che dia una nuova linfa al centrodestra. Ero stufo delle cariche che partivano dalle unzioni dall’alto, per me devono venire dal merito e dal lavoro. Molti - conclude Marcianò - ci dicono che faremo la fine di Fini, per me non è un problema perché credo in questo progetto politico. Ho deciso di iniziare questa avventura, dobbiamo seguire le passioni ed i valori senza fare calcoli.”