Armi chimiche, Ncd Reggio: da politica dichiarazioni tardive di puro scontento
“Ancora una volta la politica calabrese dimostra di essere una grande protagonista di “attacchi a posteriori” tesi solo a strumentalizzare e a creare rumors, non comprendendo che il prezzo di tutto ciò è “a totale carico” dei cittadini che vengono messi, imprudentemente, in allarme. E viene così meno il principio di responsabilità verso cui siamo chiamati con il nostro mandato politico. – È quanto si legge in una nota del Gruppo provinciale del Nuovo Centrodestra di Reggio Calabria - Il riferimento è alle dichiarazioni a posteriori dell’ incontro tenutosi ieri a Palazzo Chigi sull' operazione di trasbordo delle armi chimiche siriane in Calabria e che è servito a chiarirne i particolari.
Incontro fortemente voluto dal Governatore Scopelliti e che non ha trovato alcuna resistenza da parte del premier Letta, che anzi si è adoperato da subito affinché lo stesso potesse svolgersi in tempi brevi per fornire così le delucidazioni dovute. Vicenda seguita, con la massima attenzione e responsabilità, anche dal Consigliere provinciale al territorio Raffaele D’ Agostino che ha condiviso l’ operato del Governatore.
Un esemplare gioco di squadra dunque, indipendente dal partito di appartenenza, e cui la nostra classe politica calabrese dovrebbe trarne esempio.
È doveroso puntualizzare – si legge ancora - che trattasi di “dichiarazioni a posteriori” perché come sempre in questa nostra terra non si ha mai il coraggio di battere i pugni sul tavolo quando è il momento, prendendosi così le responsabilità del caso con la propria faccia ma ci si affida, molto più facilmente, a dichiarazioni tardive di puro scontento e critica verso chi invece corre il rischio di giocarsi la partita e metterci sempre la faccia.
Il quadro che si prospettava nei giorni antecedenti all’ incontro romano era parso allarmante per tutti ed invece ieri sono state fornite le dovute garanzie a riguardo ed è stato anche spiegato che analoghe operazioni sono già avvenute nel 2012 e nel 2013 non solo a Gioia Tauro ma anche in altri porti italiani. Il trasbordo, cui parteciperà anche il Ministro Lupi, è stato assicurato che avverrà in un raggio di sicurezza.
Accettare dunque che lo svolgimento delle suddette operazioni avvenga proprio nel porto di Gioia Tauro non è dettato da alcun baratto Medioevale o ancor peggio da un voler piegarsi alle logiche partito centriche romane ma perché è stata ritenuta, dal Governo stesso, un’ infrastruttura d’ eccellenza per l’ Italia che non corre alcun rischio con simili operazioni. Quindi è del tutto fuori luogo e contesto affermare che ci si è piegati senza “batter ciglio” alla volontà del governo nazionale, quando durante l’ incontro si è tenuto un atteggiamento rigoroso volto proprio a recepire tutte le garanzie necessarie.
Le affermazioni sull’ eccellenza che è l’ infrastruttura del porto di Gioia Tauro serviranno in un prossimo futuro a dimostrare che in Calabria abbiamo una realtà strategica e che non è da meno degli altri porti del mondo, anzi sarebbe proprio un ottimo interlocutore. Quindi forti di ciò è stato ribadito al premier Letta che è necessario rivolgergli la dovuta attenzione, tutta quella che non è stata data finora, mettendo in atto azioni concrete quali la ZES (Zone Economica Speciale) che consentirebbe a tutta l’ area di accogliere iniziative produttive.
Alla luce di ciò - si legge infine - è indispensabile che la nostra politica torni ad osservare l’ etica della verità e della responsabilità per rispetto nei confronti dei cittadini e “giochi la propria partita entro i tempi supplementari” quando è ancora possibile cambiare il risultato. Concedersi a commenti accusatori post partita nei confronti dei giocatori scesi in campo lascia il tempo che trova, perché per gli spettatori il risultato sarà sempre quello sancito dal fischio finale dell’ arbitro.”